Lui e lei: consigli e “regole” per far durare un matrimonio
18 Febbraio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Chi ama pensare all’amore e al matrimonio come ad un fiore che nasce spontaneamente e si coltiva da sé, probabilmente storcerà il naso leggendo quest’articolo, che si propone invece di analizzare l’unione matrimoniale in maniera più razionale e concreta, tentando di giungere ad alcune regole fondamentali, necessarie affinché un matrimonio possa durare più di una manciata di mesi … Difficile? Senza dubbio si, poiché i tempi inducono sempre più a facili separazioni e poiché naturalmente le regole per far funzionare un’unione possono e devono cambiare in base alle esigenze individuali.
Vi sono tuttavia una serie di principi generali che non si possono sottovalutare e che sono senza dubbio alla base di quelle unioni che riescono a durare e talvolta anche a migliorare nel tempo.
È importante innanzitutto precisare una banalità, di cui tuttavia spesso ci si dimentica, ossia che il matrimonio è qualcosa di più complesso rispetto ad una semplice relazione amorosa; questo tipo di unione prevede infatti dei vincoli legali, etici ed economici che inevitabilmente rendono il rapporto col partner molto più articolato e spesso più problematico da gestire.
“Per sempre” è ciò a cui tutti coloro che sono in procinto di sposarsi aspirano; come mai allora, anche nella tradizionale e cattolica Italia, le separazioni registrano un continuo incremento, per la gioia di avvocati divorzisti e psicologi? Rispondere a questa domanda è molto complicato, poiché vi sono in gioco tanti fattori: il crescente individualismo, la superficialità con la quale a volte ci si sposa, i problemi economici che guastano l’armonia della famiglia o semplicemente il sentimento d’amore che scema fino a trasformarsi in indifferenza.
Il grande filosofo greco Socrate, dicendo ” Sposati, se trovi una buona moglie sarai felice; se ne trovi una cattiva diventerai filosofo”, getta senza dubbio una luce inquietante sul vincolo matrimoniale, evidentemente fonte di problemi anche nell’antica Grecia; cercando invece di essere più ottimisti e meno “filosofi”, ecco alcune regole fondamentali per tentare, con buone possibilità di successo, di far durare un matrimonio:
– Essere onesti. Si parla tanto di onestà, ma spesso ci si dimentica di applicarla, soprattutto nelle relazioni interpersonali; un matrimonio si basa certamente su un sentimento d’amore e di solidarietà, ma è anche un contratto e come tale va rispettato. Alla luce di ciò è evidente che i tradimenti, le bugie su questioni importanti, i ricatti sui figli e le transazioni economiche poco chiare non possono che portare conflitti e probabilmente anche una separazione.
– Coltivare degli interessi comuni. La coppia indipendente in cui ognuno coltiva i propri interessi e le proprie amicizie in modo individuale è un mito che andrebbe sfatato se si aspira ad avere una vita matrimoniale sana e duratura. Questo non significa che si debba condividere ogni momento libero o si debba rinunciare alla propria autonomia intellettuale; si tratta piuttosto di coltivare degli hobby e delle passioni in comune, o di inventarsele se necessario, in modo da alimentare il dialogo e cementare l’unione. Affinché questo avvenga è fondamentale molte volte che ci sia una reciproca flessibilità; se lui ama stare in compagnia e voi lo obbligate a dei quotidiani tête-à-tête, quanto ci vorrà perché cominci ad uscire da solo?
– Continuare a prendersi cura di sé. La monotonia della vita coniugale, gli impegni con i figli, il lavoro e i parenti spesso portano a lasciarsi andare e a mettere in secondo piano la cura di sé. Questo è un errore che può e deve essere evitato, non solo per mantenere alta la propria autostima, ma anche per continuare ad apparire desiderabili agli occhi del partner. Ci sono uomini che ingrassano vertiginosamente dopo pochi mesi di matrimonio e donne che vivono perennemente in tuta in nome della praticità… Come può il coniuge sentirsi stimolato o affascinato da tanta sciatteria? Il detto “Anche l’occhio vuole la sua parte” è profondamente vero e non andrebbe mai dimenticato, anche se si è sposati da vent’anni.
– Evitare di fare la “guerra” ai parenti del coniuge. Sebbene oggi vi sia, almeno apparentemente, una maggiore scioltezza nei rapporti, una delle cause più frequenti di separazione sembra essere ancora l’incompatibilità con la famiglia del coniuge, che diventa fonte di stress e di conflitti infiniti. Talvolta si tratta solo di abitudini di vita diverse, ma molte altre volte invece si ingaggiano vere e proprie guerre di potere, che finiscono per logorare i sentimenti e lasciare solo tanta amarezza. Alla luce di ciò dunque, si rivela fondamentale non confondere le sfere sentimentali e mantenere sempre le giuste distanze e il dovuto rispetto.
– Essere molto pazienti. Chi non conosce quel detto che invita a contare fino a dieci prima di parlare? Nella vita matrimoniale potrebbe essere necessario talvolta arrivare fino a venti e anche oltre, per evitare di gettare sul coniuge le proprie frustrazioni personali. Essere pazienti significa soprattutto mostrarsi aperti e comprensivi rispetto alle ragioni altrui, per fare in modo che non si trasformi in battaglia anche la più piccola decisione.
Naturalmente, affinché queste regole possano davvero dare i loro frutti, è necessario che alla base dell’unione vi sia un’autentica compatibilità, per la quale non esistono, purtroppo e per fortuna, ricette collaudate. È cosa nota inoltre che, in qualsiasi matrimonio, anche il più riuscito, si attraversa prima o poi una fase difficile, dei momenti di noia o di delusione; a tal proposito George Byron aveva le idee talmente chiare da arrivare a dire :” Se Laura fosse stata la moglie di Petrarca, pensate che lui le avrebbe dedicato sonetti tutta la vita?” …Un modo ironico per ribadire che il matrimonio ha poco a che fare con la poesia; ma a chi andrebbe di vivere solo di essa?