Negli Usa l’esperto che “pianifica la proposta di matrimonio”. La balia no?
19 Gennaio 2012 - di luiss_vcontursi
ROMA – Ma è possibile che ormai gli uomini abbiano così poca fantasia che hanno bisogno di un “assistente” anche per chiedere la mano della propria donna? Ebbene sì, avete capito bene: negli Stati Uniti si sono inventati la figura del “proposal planner”, ovvero una persona che aiuta i nostri maschietti a organizzare il momento della “proposta” in ogni dettaglio. Siamo all’assurdo! Avranno bisogno anche della badante per andare in bagno??
Vediamo in cosa consiste quest’altra “americanata”. In pratica il signor “proposal planner” si fa pagare a peso d’oro (si parla di compensi da un minimo di 500 dollari fino a superare i 12 mila) per suggerire allo spaesato futuro sposo luogo, tempo e modalità con cui chiedere alla sua donna di sposarlo. Il “cliente”, quindi, per chiedere in sposa la sua compagna (quindi una donna con cui ha intimità) confida nei consigli di un altro che, seppure sia un “esperto”, è comunque un estraneo della coppia. E questo che fa? Si fa pagare come se stesse organizzando il matrimonio del secolo per trovare il ristorantino romantico e all’ultimo grido, l’anello perfetto, le parole da suggerire. Un po’ un Cirano de Bergerac dei nostri tempi, ovviamente senza poesie al seguito.
Ultima atroce trovata: il “proposal planner” segue il “cliente” fino alla fine e starà lì al ristorante, vicino a lui, per immortalare la richiesta di matrimonio con una foto. Che immensa tristezza… Ma non è più romantico e tenero uno spontaneo “vuoi sposarmi”, purché detto col cuore?
Lady V