ROMA – “Antò, fa caldo”, diceva l’attrice di una nota pubblicità di un tè freddo all’uomo che cercava un approccio sotto le lenzuola. E tutti lo viviamo ogni anno: d’estate, con il caldo torrido, la voglia di avvolgersi in un abbraccio non è proprio quello che si definirebbe un desiderio.
Ma d‘inverno è diverso. E adesso lo conferma anche uno studio tedesco, condotto dal professor Till Roennenberg. Già con l’autunno aumenta la voglia di coccole. In generale il passaggio da una stagione all’altra, e soprattutto il cambio di temperature, influisce sulla sessualità.
Così con i primi freddi aumenta il desiderio di un calore umano. Letteralmente. Non si tratta infatti solo di calore corporeo, ma anche di voglia di tenerezze. Secondo il professor Reonnenberg il bisogno di coccole sarebbe legato alla Sad, la sindrome da disturbo affettivo stagionale che con l’arrivo dell’autunno ci fa sentire tristi senza motivo apparente.
Questa tristezza spesso viene compensata dall’organismo con un aumento della produzione di dopamina, il cosiddetto “ormone della felicità”. E proprio l’aumento della dopamina ci spingerebbe a cercare il calore non solo nei maglioni di lana, ma anche tra le braccia di qualcuno.
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