ROMA – Dopo gli attacchi virus a Facebook e WhatsApp, un malware ha colpito e danneggiato circa 40 applicazioni dell’Apple store, tutte di provenienza cinese. Il trucco utilizzato dagli hacker per l’articolazione del virus coinvolge il programma Xcode, che consente agli sviluppatori di creare applicazioni iOS, e fa leva sulla messa a disposizione di una versione contraffatta del software tale da ridurre sensibilmente i tempi di attesa della programmazione.
Le app sviluppate con questo software (tra quelle coinvolte le note WeChat e CamCard) potrebbero rubare dati agli utenti e mandarli a server controllati da pirati informatici, con tanto di utilizzo di falsi avvisi per indurre gli utenti a rivelare password e altre informazioni personali.
La risposta di Apple non si è fatta attendere: ”Una falsa versione di uno di questi strumenti è stata rilasciata da fonti non sicure che potrebbe compromettere la sicurezza degli utenti attraverso applicazioni create con questo strumento contraffatto per proteggere i nostri clienti, abbiamo rimosso dall’App Store le applicazioni che sappiamo essere state create con il software contraffatto”.
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