ROMA – Viaggiare su tram, bus e metropolitanecosterà di più per molti dei 15 milioni di italiani che ogni giorno scelgono i mezzi pubblici. Come riporta Repubblica infatti sta per arrivare l’ennesima stangata con aumenti dal 7 al 30 per cento in molte città italiane. Da Bologna a Milano, da Torino a Vicenza e Treviso, dalla Puglia alla Campania si ritoccano le tariffe o si annuncia di doverlo fare nei prossimi mesi “se non arriveranno nuovi finanziamenti”, dicono all’Anci, l’associazione dei comuni italiani.
Caterina Pasolini per Repubblica scrive:
Che le cose si mettevano male lo hanno capito per primi al rientro delle ferie i bolognesi che, come i trevigiani, hanno dovuto pagare dieci centesimi in più per il biglietto semplice arrivando a 1 euro e 30. Ora tocca a Milano, dove dal 1 settembre l’abbonamentomensile passerà da 30 a 35 euro, l’annuale da 300 a 330. Ben più dura la botta per gli studenti, tartassati di quasi il 30 per cento poiché la tessera passa da 17 a 22 euro al mese. Mentre sono diminuite anche le agevolazioni ai pensionati. L’anno prossimo, poi, se non arriveranno fondi il ticket singolo potrebbe toccare quota 1,70.
A Torino si parla di nuovi aumenti per bus e tram nell’ordine del 15 per cento a partire da ottobre, a Firenze è in discussione un rincaro del 10 per cento dei bus extraurbani mentre in Puglia sono stati annunciati aumenti del 7 per cento in tutta la regione e in Campania temono, se i finanziamenti regionali a settembre non basteranno, un aumento generale. Ad esempio, per il biglietto per tutta l’area metropolitana del capoluogo si potrebbe arrivare a pagare 2,45 euro (oggi è 1,80 euro).
Mezzi pubblici ridotti e per di più cari? Non è del tutto vero, basta fare il raffronto con le altre capitali europee per rendersi conto che i nostri biglietti per bus e metro costano meno. A Londra si paga praticamente il doppio, Berlino e Parigi venti centesimi in più sul singolo biglietto mentre sull’abbonamento annuale la forbice si allarga: si passa dai 330 euro italiani agli oltre 1400 inglesi o i 700 tedeschi. La vera differenza è la qualità dei servizi: come i 460 chilometri di metropolitana di Londra contro i 40 di Roma e i 70 di Milano.
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