Chiara Nasti, sorella del fidanzato Roberto vittima di bullismo
30 Novembre 2015 - di Silvia_Di_Pasquale
NAPOLI – Roberto Rubino, ventenne napoletano fidanzato della 17enne Chiara Nasti, giovanissima e popolare fashion blogger, ha postato una foto su Facebook in cui denuncia un’aggressione avvenuta ai danni di sua sorella minore Federica. Responsabili dell’atto di bullismo contro la sorellina, sarebbero due compagne di scuola. Ecco il lungo sfogo del giovane:
“Posto questa foto di mia sorella Federica, 13 anni, insultata, aggredita e picchiata fuori scuola da due ragazze di 16 anni. Il motivo? Mia sorella, ingenuamente, si scambiava dei messaggi ed aveva un rapporto amichevole con un ragazzo, che sfortunatamente era l’ex di una delle due. Queste due ‘cose’ (le classifico tali,perchè per me non sono né esseri umani, né tantomeno animali) prese dall’invidia e dalla gelosia hanno avuto la malsana idea di massacrare mia sorella. Io ora mi chiedo, ma come vi salta in mente di compiere gesti del genere? Avete 16 anni, avete picchiato e insultato una ragazza, anzi una bambina di 13 anni, perchè semplicemente parlava con un ragazzo che forse le piaceva, come capita a tutte le ragazzine, e avete cercato di distruggerla sia dentro che fuori. Le avete anche spaccato l’iphone per terra giusto per dirne un’altra, anche se è l’ultimo dei problemi, perchè se fosse stato solo questo non sarei neanche qui a scrivere.
Ma come vi sentite adesso? Appagate? Felici? Non so, fatto sta che mia sorella in questa circostanza sará stata anche una ‘vittima’, ma nella vita lei sarà sempre una vincente, perchè sia i miei genitori, che io da fratello maggiore, le abbiamo insegnato i veri valori della vita che vi ricordo sono: l’amore, il rispetto, l’educazione, il perdono e soprattuto il SAPER VIVERE! Mentre a voi, dai vostri gesti cattivi e insani si deduce che non vi sia stato insegnato proprio un cazzo, se non la cattiveria, l’odio, l’invidia e l’insoddisfazione. Questi sentimenti marci vi perseguiteranno per sempre come un ombra, facendo di voi stesse le uniche vittime a vita. Da una parte mi fate anche pena perchè siete delle ragazze sfortunate e disadattate, ma dall’altra non c’e giustificazione per quello che avete fatto, quindi spero che farete i conti con la giustizia e che troviate un posto in cui stare così da non mettere in pericolo il resto della società. Con questo chiudo, e mi auguro che il mio post arriverà anche alle dirette interessate, sperando che sappiano almeno leggere, così da farle passare una mano sulla coscienza (se ne hanno una) e farle riflettere sulla gravità delle loro azioni”.