Cicatrici sul 96% del corpo: ora posa per incoraggiare quelli come lei FOTO
18 Gennaio 2018 - di lbriotti
CHESTER – La 23enne Catrin Pugh è riuscita a sopravvivere alle drammatiche ustioni provocate dalle fiamme del bus su cui viaggiava quattro anni fa. Il pullman prese fuoco sulle Alpi francesi dopo essere finito fuori strada a causa di un guasto ai freni. La ragazza, dopo aver trascorso la settimana bianca, stava tornando a Chester in Gran Bretagna, la sua città d’origine. A causa del drammatico incidente venne travolta da una palla di fuoco che le provocò ustioni sul 96 per cento del corpo.
Ora, dopo duecento operazioni e tre mesi di coma farmacologico, Catrin è sulla strada della guarigione. Per prendere e trasmettere coraggio, la giovane ha deciso di farsi ritrarre col corpo pieno di cicatrici dalla fotografa Sophie Mayanne. Le foto le rilancia il Daily Mail con un lungo articolo che racconta la vicenda.
La Pugh è rimasta solo con i sotto piedi non ustionati. Con una situazione del genere, aveva solo una possibilità su mille di sopravvivere. A proposito delle foto, Catrin racconta che nel momento degli scatti “mi sentivo bene e volevo mostrare che le mie cicatrici non sono un grosso problema. Io le vedo tutti i giorni e non mi sento a disagio”.
Catrin al momento sta studiando scienze biologiche e vorrebbe diventare una fisioterapista. Il servizio fotografico realizzato dalla Mayanne le è piaciuto e non vuole che le altre persone con le cicatrici si sentano male. A quanto pare, Pugh è la persona più anziana tra quelle sopravvissute a questo tragico incidente avvenuto nella famigerata discesa che da Alpe d’Huez, località sciistica delle Alpi francesi che si trova a 1850 metri, porta verso l’autostrada. Il pullman su cui viaggiava ha avuto un improvviso guasto ai freni e l’autista, il britannico di 64 anni Maurice Wrightson, non ha potuto fare nulla. Wrightson è morto per via dell’incidente da cui si sono sprigionate le fiamme. Stessa sorte per gli altri due autisti e altre 53 persone a bordo.
Catrin ricorda la scena come un film horror. Una volta arrivati i soccorsi la prima cosa che disse loro fu la frase “mi fa male dappertutto”. Da un ospedale francese in cui stette per poco tempo venne portata in Gran Bretagna per essere curata nel reparto grandi ustioni del Whiston Hospital, nel Merseyside. Qui rimase per ben otto mesi. Catrin aveva perso anche l’uso degli occhi ed ora, avendo i nervi ottici danneggiati, ha una visione centrale. Ha anche sofferto di disturbi da stress post-traumatico e ha dovuto imparare a camminare di nuovo.
Tuttavia, nonostante le avversità che è stata costretta a superare, la Pugh è rimasta positiva e fiduciosa sul futuro ed ora racconta: “Ci sono persone che si vergognano per le cicatrici. Io le mostro per far sentire queste persone più sicure nelle loro”.
Sophie Mayanne è una fotografa di Londra che si è posta lo scopo di fotografare mille persone che hanno avuto seri problemi fisici. La donna vuole raccontare le loro storie attraverso le cicatrici e le deturpazioni. Al Daily Mail ha detto: “La campagna offre una visione inedita su una moltitudine di persone straordinarie e sulle loro cicatrici, con l’obiettivo principale di sfidare le percezioni della gente sulla pelle”. Per la fotografa, gli scatti raccontano “la bellezza nell’imprevisto”.