Cold case Nitribitt, riparte l’inchiesta sulla squillo dei baroni dopo 56 anni
20 Settembre 2013 - di aavico
FRANCOFORTE – Omicidio della escort Rosemarie Nitribitt, 56 anni dopo il caso è stato riaperto. E sono riapparsi 22 raccoglitori di documenti e trascrizioni originali degli interrogatori fatti dalla polizia dopo l’assassinio del 1° novembre del 1957 e secretati dopo la chiusura del caso. La tesi che ha portato alla riapertura del caso è che l’indagine sia stata insabbiata per le pressioni dei potenti clienti, tra cui un rampollo della famiglia di industriali e collezionisti d’arte Krupp.
Tra i clienti di Nitribitt, infatti, c’era Harald von Bohlen und Halbach, 41 anni, discendente della famiglia Krupp. Erano sue le impronte digitalitrovati su una bottiglia di vino Beaujolais aperta che era sul luogo del delitto.: l’appartamento di Francoforte di Nitribitt, dove la escort venne ritrovata strangolata.
Alla polizia l’uomo disse che in quel momento si trovava ad Essen. L‘alibi venne confermato da alcune persone. Grazie alle pressioni della famiglia Krupp il nome di Harald non venne mai fuori tra quelli dei clienti della escort fino al 1983, anno della sua morte.
Oltre a Bolhen vennero sospettato il fotografo Gunter Sachs, terzo marito di Brigitte Bardot (negli anni Sessanta), e Harald Quandt, membro della famiglia Quandt, oggi proprietaria della BMW, e figlio di Magda Ritschel, che in seconde nozze sposò Josef Goebbel. Tutti questi nomi noti degli anni Cinquanta ammisero agli inquirenti di aver avuto rapporti sessuali con Rosemarie Nitribitt. Tutti negarono di averla uccisa. Alla fine venne processato Heinz Pohlmann, che venne assolto per mancanza di prove.