Donne e Isis, “Islam vieta nozze a tempo e schiavitù” dice al-Azhar
1 Dicembre 2015 - di aavico
ROMA – Niente più matrimoni a tempo tra donne e jihadisti dello Stato islamico (Isis). L’Islam infatti li vieta. Lo sostiene al-Azhar, la massima istituzione dell’Islam sunnita con sede al Cairo, intervenuta sulle nozze a ore a scopi sessuali che vengono celebrate con frequenza nello Stato islamico. Il matrimonio secondo l’Islam ha ”obiettivi supremi e onesti”, ha detto al-Azhar, sottolineando che per i musulmani le nozze sono un accordo di reciprocità e impegno tra un uomo e una donna.
I matrimoni a tempo, invece, non rappresentano la vera immagine della donna nella religione, facendone un oggetto di piacere a basso costo da scambiarsi tra uomini. Viene così anche distorta l’immagine del musulmano, nota al-Azhar, come quella di un uomo proiettato verso l’avidità e la lussuria, ideologie non accettate dalla sharia, la legge islamica.
La massima istituzione dell’Islam sunnita ha quindi definito un ”comportamento oltraggioso” secondo la sharia le violenze sessuali che i miliziani dell’Isis hanno perpetrato in Iraq e in Siria a danno delle donne yazide che vivevano a Sinjar e nella provincia di Nineveh. Al-Azhar ha quindi sottolineato che l’Islam vieta la riduzione in schiavitù di donne e di uomini, che sono considerati superiori a qualsiasi altra creatura.