Facebook virus a luci rosse: tutto quello che c'è da sapere

Facebook, nuovo virus: non aprite quella notifica!

13 Settembre 2016 - di aavico

ROMA – Fate molta attenzione perchè c’è un nuovo virus che minaccia gli utenti di Facebook. Si presenta sotto forma di video grafico che appare misteriosamente sulla nostra bacheca senza che noi l’abbiamo mai postato, ma con tanto di tag del nostro nome e di quelli di alcuni amici. E se clicchiamo sopra al video per vedere anche solo l’anteprima si viene indirizzati ad una pagina esterna nella quale si chiede di scaricare un malware che, se viene installato, è in grado anche di rubare dati e informazioni sensibili.

Il video attrae perché ci tagga, insieme ad alcuni amici. Funziona in modo semplice e si diffonde anche attraverso i contatti della vittima, attraverso una sorta di catena di Sant’Antonio. Non basta ignorare il link, ma è importante avvisare anche i nostri contatti, perché potrebbero essere stati “contagiati”. Quindi dobbiamo eliminare il video e contattare l’assistenza di Facebook. Un aiuto può venire dalla pagina Facebook di Agente Lisa, specializzata proprio nella guerra ai malware e nella diffusione di informazioni per la tutela della sicurezza online.

Il consiglio fondamentale, comunque, resta sempre uno: mai cliccare su link sospetti o di cui non conosciamo la fonte. A maggior ragione se i link, o i video, hanno carattere pornografico. Ricorderete pochi mesi fa il virus che ha invaso migliaia di bacheche e che taggava i vostri amici con dei video pornografici, il tutto a vostra insaputa. Un virus a luci rosse che creò non pochi problemi agli utenti e che soprattutto fece scalpore per la gravità dei contenuti nel social tanto usato.

C’è anche una truffa a luci rosse combinata sia su Facebook che su WhatsApp. Fate infatti attenzione al “metodo all’ivoriana“. E’ la stessa polizia a mettere in guardia e a raccontare come funziona nel suo profilo Facebook Una vita da social:

“Ignari 40enne e 50enne vengono accalappiati dai profili di donne decisamente sexy e intriganti che chiedono l’amicizia ai malcapitati. Accettare la richiesta di amicizia di questi profili significa avere già un piede in quella che la noi definiamo truffa all’ivoriana, poichè originaria della Costa d’Avorio. All’amicizia fanno poi seguito alcuni messaggi in privato e la possibilità di scambiarsi altre foto bollenti. Si entra quindi nella terza fase del meccanismo”.

Attenzione ai dettagli. “Dopo aver preso visione delle fotografie intriganti presenti negli album della nuova amica – argomenta la polizia –  i malcapitati ritengono di non essere dinanzi ad un bluff e quindi rinunciano ad ogni sospetto. E a questo punto che la nuova amica chiede al malcapitato di spostarsi su Skype, poichè sul servizio di messaggeria più famoso del mondo si può stare decisamente più tranquilli. Una volta stabilito il contatto su Skype, la truffa è bella pronta per essere servita. La bollente amica chiede di aprire una videochiamata per divertirsi un po’ e svestirsi un altro po’. Così mentre l’avvenente donna, o per meglio dire chi si nasconde dietro di lei, mette su un filmato girato per l’occasione, il malcapitato si denuda e, preso dalla foga, si spinge addirittura oltre. E’ il cosiddetto sesso virtuale che di sesso concreto non ha praticamente”.

Tags