Lapidata dal padre e dal cognato per aver tradito il marito
26 Agosto 2016 - di aavico
ISLAMABAD – Lapidata dal padre e dal cognato perchè “accusata” di aver tradito il marito. E’ la tragica storia di Shakila Khan, 22 anni, ridotta in fin di vita mentre Bilal, 27 anni, il presunto amante, è stato ucciso. È successo ancora una volta a Ghari, in Pakistan, in quello che viene contestualizzato come un delitto d’onore. Il marito di Shakila infatti era fuori città per lavoro e la ragazza aveva invitato Bilal nel suo appartamento. Quando il cognato della giovane ha trovato i due soli in casa è scattata la furia omicida. L’uomo li ha rinchiusi in una stanza e ha chiamato Rahim per dare una degna punizione ai due presunti amanti che sono stati lapidati per aver commesso adulterio, così come prevede la Sharia.
“La sua vita è in pericolo e la sua famiglia l’ha rinnegata in base alla legge della Sharia – ha detto un vicino di casa al Mirror – È straziante come lei non abbia alcun tipo di aiuto. L’ospedale dove si trova non ha buoni servizi: ha bisogno di cure urgenti o potrebbe morire. Inoltre vive nella costante minaccia del padre che potrebbe ucciderla”.
Shakila, ignara del “crimine” che le viene addebitato, è in fin di vita. La sua stanza di ospedale è costantemente vigilata da una guardia armata: si teme, infatti, che i parenti possano tornare per concludere quanto avevano iniziato, uccidendola…