WASHINGTON – Ariel Castro è morto. Il “Mostro di Cleveland” che per più di 10 anni ha tenuto segregate tre ragazze rendendole schiave di sesso e abusi, si è impiccato nella sua cella dopo poco più di un mese di isolamento. Lo riporta la stampa americana, citando il Correctional Reception Center di Orient, nell’Ohio.
Ariel Castro, 53 anni, dopo essere stato riconosciuto colpevole di 937 capi di accusa, tra i quali sequestro e stupro, era stato condannato all’ergastolo e ad una pena aggiuntiva di reclusione.
L’uomo sequestrò tre ragazze tra il 2002 e il 2004 e di loro si seppe solo quando, dopo 10 anni, una delle tre riuscì a fuggire dalla sua cella il 6 maggio scorso.
Ironia della sorte, l’uomo condannato ad oltre 1000 anni di prigione per rapimento, stupro e sequestro di persona, dopo solo un mese di carcere si è suicidato. I medici hanno tentato la rianimazione, invano: l’uomo è stato trasportato quindi all’Ohio State University Wexner Medical Center, dove è stato dichiarato morto. Il portavoce del dipartimento di Riabilitazione e correzione dell’Ohio ha affermato che Castro è deceduto per apparente suicidio.
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