Vacanze: 10 regole per difendersi dalle false offerte
23 Giugno 2015 - di aavico
ROMA – Vuoi andare in vacanza? Fai molta attenzione a dove e come prenoti. Sul web ogni anno compaiono infatti migliaia di annunci di case vacanza o strutture ricettive, ma non tutte sono vere. Ecco un decalogo riportato da L’Eco di Bergamo per difendersi dalle truffe.
- Occhio al prezzo. Immagini mozzafiato di spiagge, panorami e foto di case elegantissime, ma i prezzi sono stracciati: è il primo indizio che deve mettere in allerta prima di accettare un’offerta online.
- Controlli incrociati. Sul web tantissimi siti e forum ospitano recensioni di strutture ricettive (tra i più famosi Tripadvisor e Booking): cercare se la struttura è presente in questi siti e leggere le recensioni dei clienti che ci sono già stati è uno strumento molto utile per evitare i raggiri.
- Chi c’è dall’altra parte? Accertarsi dell’identità del titolare del presunto annuncio o dell’offerta chiedendo nome e cognome, numero di telefono fisso e mobile, indirizzo. Se l’interlocutore tergiversa o non fornisce dati completi può essere un indizio di poca affidabilità. Altro strumento utile è Google Maps che con il servizio Street view consente di vedere cosa c’è all’indirizzo indicato dall’annuncio.
- Pagamenti. Controllare sempre tutti gli estremi prima di fare un pagamento online: se è richiesto il bonifico, verificare che l’Iban corrisponda allo stesso Paese del titolare o dell’agenzia (basta controllare le prime due lettere del codice). Carta di credito e bonifico consentono un miglior tracciamento dei pagamenti. Utili anche servizi come PayPal, che in caso di problemi consentono di attivare una procedura di rimborso.
- Documenti. Email e messaggi vanno conservati sempre, come eventuale prova se le cose dovessero andare male. Chiedere anche un contratto firmato al titolare della struttura o all’agenzia.
- Fate domande. Chiedere alla struttura se ha a disposizione altre fotografie oltre a quelle pubblicate sul sito o sull’annuncio. Utile anche fare domande sulla zona, sugli itinerari turistici e i servizi: se l’interlocutore fornisce informazioni vaghe (o inesatte dopo che avrete verificato su internet) diffidate.
- Dati riservati. Meglio non rivelare informazioni personali che non siano strettamente necessarie per concludere la transazione.
- Piange il telefono. Se al numero di telefono indicato non risponde mai nessuno o dovete sempre lasciare dei messaggi in segreteria per essere richiamati può essere un campanello d’allarme.
- Guardare la data. Nei casi di annunci online per case in affitto preferire inserzionisti più «anziani», cioè che hanno inserito il loro annuncio da più tempo: in caso di truffa, sarebbe probabilmente stato già scoperto.
- Offerte (indesiderate) via email. Spesso per posta elettronica, senza farne richiesta, arrivano email da mittenti sconosciuti che offrono vacanze super scontate di cui «approfittare subito per non perdere l’occasione»: se non vi siete iscritti a qualche newsletter specifica legata ai viaggi o al turismo, quasi certamente è un’email di spam, da cancellare subito.