Coniglio alla Ligure, un piatto della tradizione contadina
8 Aprile 2016 - di mlantermino
Roma – Coniglio alla Ligure, un piatto della tradizione contadina.
Stefano Cecconi ci presenta una tipica ricetta contadina della sua regione: il Coniglio alla ligure.
Quando si parla di cucina ligure si pensa subito a una cucina marinara ma non è così, il patrimonio enogastronomico ligure vanta una lunga tradizione dell’entroterra e una cucina tipicamente contadina che si riconosce per la tipicità dei piatti proposti, frutto delle inalterate tecniche di cottura e della scelta delle materie prime strettamente legate al territorio. In Liguria l’allevamento ha sempre avuto un’importanza trascurabile, degno di nota era solo l’allevamento a carattere familiare di pollame e di conigli e questo ne spiega il grande utilizzo nella sua cucina.
Il coniglio alla ligure è il frutto dell’unione della carne delicata del coniglio con il sapore amarognolo delle olive taggiasche, dell’inconfondibile vino delle vallate locali e degli immancabili pinoli.
Tutti gli ingredienti sono caratteristici delle provincie di Imperia e Savona dove questa pietanza è diffusissima da tempo immemore. La sua bontà ne ha facilitato la diffusione oltre i confini provinciali che gli avevano dato i natali tanto da essere ormai universalmente noto come coniglio alla ligure. (fonte: https://www.facebook.com/turismoinliguria)
Tempo di realizzazione.
1 ora e mezza
Grado di difficoltà.
Madia
Ingredienti per 4/6 persone.
1 coniglio da kg 1/1,5.
100 g di olive taggiasche.
50 g di pinoli.
1 cipolla.
1 rametto di rosmarino.
Qualche foglia di alloro.
Maggiorana (e/o timo) fresca.
2/3 spicchi di aglio italiano buono (vessalico).
1 bicchiere di vino rosso (previsto nella ricetta originale nella Riviera di Ponente ma va bene anche il bianco – usando il vino rosso la preparazione risulterà, come la mia, più scura).
Brodo di carne qb.
Sale qb.
Farina qb.
Procedimento
Dividere (o far dividere dal vostro macellaio) il coniglio in pezzi possibilmente delle stesse dimensioni; (tenere da parte, senza rovinarli, il fegato e i rognoni che, se piacciono, si aggiungono alla ricetta).
Mettere l’olio evo in una capiente padella.
Appassire a fuoco dolce la cipolla e l’aglio tritati finemente; infarinare i pezzi di coniglio e rosolarli bene; aggiungere le foglie di alloro, le foglioline di maggiorana e/o di timo fresche e gli aghi di rosmarino (questi tritati molto finemente).
Cuocere sino a completa rosolatura del coniglio; aggiungere il vino e far sfumare.
Aggiungere le olive taggiasche e i pinoli; (a questo punto della cottura, se piacciono, aggiungere fegato e rognoni).
Mescolare bene tutti gli ingredienti, coprire con un coperchio e cuocere per 50/60 minuti (la carne del coniglio, a cottura ultimata, deve staccarsi bene dalle ossa).
Aggiustare di sale e impiattare tenendo conto del fatto che in questo piatto il sughetto è di fondamentale importanza.
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Chi è Stefano Cecconi.
Mi chiamo Stefano Cecconi, ho 58 anni e vivo a Rapallo in provincia di Genova. Sono un appassionato di cucina dolce e salata con una particolare devozione per quella dolce. Ho iniziato a cucinare da tre anni, sono totalmente autodidatta. Sono un collaboratore di Ladyblitz per la rubrica di cucina.
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