cucina

Frutta e verdura, il caro prezzi ci spinge a comprarne sempre meno

L’acquisto di frutta e verdura è ai minimi da inizio secolo. Appesantiti dal caro prezzi e dal cambiamento climatico che ha decimato i raccolti, gli italiani hanno tagliato l’acquisto di vegetali e frutta del 9% rispetto allo scorso anno. A metterlo in luce è la Coldiretti, sulla base dei dati Cso Italy, in un’analisi presentata all’apertura del Macfrut, il salone internazionale dell’ortofrutta in programma alla Fiera di Rimini fino al 5 maggio.

L’associazione segnala che sono state ridotte “del 17% le quantità di pere, del 11% le arance e l’uva da tavola, dell’ 8% le pesche, le nettarine e i kiwi e del 5% le mele mentre tra gli ortaggi crollano del 24% gli acquisti di asparagi e del 20% quelli di radicchi. Con 5,5 miliardi di chili nel 2022, il consumo di frutta e verdura degli italiani è risultato di mezzo miliardo di chili inferiore a quello dell’anno precedente. Non una buona notizia considerando che sono due alimenti salutari, capisaldi della dieta mediterranea.

Il calo marcato, evidenzia la Coldiretti, “ha fatto scendere il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana”.

Frutta e verdura, quali sono le varianti più consumate

Le mele restano il frutto più consumato, al secondo posto ci sono le arance, mentre sul podio salgono anche le clementine. Per quanto riguarda gli ortaggi, patate, pomodori e carote guidano la classifica. Si registra però un aumento degli acquisti direttamente dal produttore e nei mercati contadini.

“In un Paese come l’Italia che è leader mondiale nella qualità dell’alimentazione – osserva il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – è importante valorizzare i prodotti base della dieta mediterranea, a partire proprio dalla frutta e dalla verdura, e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura”. Per questo, “la Coldiretti è impegnata nel progetto Educazione alla Campagna Amica, che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia” (Fonte ANSA).

Silvia_Di_Pasquale

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