LOS ANGELES – Gordon Ramsay, il celebre chef della televisione che forma e scopre gli chef del domani tra MasterChef ed Hell’s Kitchen, ma soprattutto il re delle “Cucine da incubo“, in cui risolleva con la sua cattiveria le sorti di un ristorante ormai in declino, si è trovato costretto a dover chiudere uno dei suoi ristoranti.
Che Ramsay sia un ottimo insegnante, non c’è dubbio, ma nella pratica non sembra essere poi così bravo. Ramsay ha chiuso il suo ristornate in California , il The Fat Cow, dopo una lunga battaglia legale che gli è costata 16 milioni di dollari. Tutto è scaturito a causa di una disputa col proprietario di un omonimo ristorante in Florida che vantava di avere i diritti esclusivi per tale nome, chiedendo a Ramsay di chiudere o cambiare nome al locale. Ramsey ha scelto per la chiusura del ristorante.
Non paga l’affitto. Non è, però, solo questo a disturbare il sonno dello chef più famoso del pianeta: Ramsay deve anche vedersela con il proprietario del centro commerciale The Grove di Los Angeles, dove aveva sede il ristorante The Fat Cow. L’uomo ha fatto causa allo chef per sei milioni di dollari per non aver pagato più l’affitto stipulato sul contratto a lungo termine da 52mila dollari al mese. Gordon Ramsay, chiudendo in anticipo il locale, ha cessato infatti il pagamento dell’affitto, contravvenendo al contratto precedentemente firmato.
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