Gli italiani dell'era post covid vogliono mangiare a Km O

Gli italiani dell’era post covid vogliono mangiare a Km O

15 Marzo 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Gli italiani dell’era post covid vogliono mangiare a Km 0. L’attenzione al cibo che arriva dal territorio è sempre maggiore e non a caso negli ultimi due anni gli agriturismi hanno tenuto botta alla pandemia. Non sono quindi le stelle ad attirare di più il cliente, ma l’attenzione agli alimenti che arrivano dal territorio. Gli italiani sono curiosi di sapere la provenienza di ciò che finisce nel loro piatto, per questo chi può garantire la tracciabilità ha una marcia in più.

“Posso dire, dai miei 37 anni di esperienza, che chi va oggi al ristorante, in questa fase di grande ripresa dopo la pandemia, non è a caccia delle stelle ma del buon mangiare e la formula a km 0 è premiata dai clienti”. A parlare è il proprietario del ristorante ‘In mezzo al mare, a Nettuno (Rm), Fabio Didomenincoantonio, conosciuto come Chef Fabio, classe ’73, di Carchitti, da oltre 15 anni a Nettuno. I due figli, Manuel e Giulio, uno chef l’altro responsabile di sala, spalleggiano il padre in questa attività.

Pesce fresco e olio di qualità nella cucina di chef Fabio

“Noi abbiamo sposato questa filosofia di cucina. Siamo andati noi al mare, abbiamo 50 pescherecci qui di fronte, ad Anzio, arriva sempre il pescato fresco di giornata, usiamo poi per la pasta all’uovo che facciamo noi ogni mattina fresca, un mix di farine, nel caso nostro umbre e laziali, uova locali, di aziende che fanno allevamento terra, poi indiscutibilmente pomodori pelati italiani, e olio locale, si lavora bene quello di Cori”.

“La nostra alta stagione inizia già da marzo. Siamo la classica rotonda sul mare, di fronte al porto di Nettuno. D’estate possiamo fare anche 200 coperti al giorno. E acquisto circa 250 casse di pesce fresco settimanali. Dalle barche al ristorante. E per mangiare così devi andare in ristoranti che in Italia sono uno ogni 10”. Il piatto forte “è il risotto alla crema di scampi. E il segreto – dice Chef Fabio – è la testa di scampi freschi non congelati, che non avendo l’acido fenico, sprigionano il massimo del sapore del mare, poi la nostra zuppa, i nostri crudi. Ma il segreto, in tutte le nostre proposte culinarie, è uno solo e sta racchiuso nelle parole freschezza e genuinità”.

“In realtà – spiega chef Fabio – più che passione tutto è nato da una necessità. L’8 marzo del 2020, all’annuncio del lockdown, mi sono reso conto che stavamo entrando in una guerra sconosciuta per chi ha la nostra età. Non avevo nessun profilo social. Mi sono reinventato per far vedere alla gente come lavoravamo, quali erano le nostre accortezze. E questo ci ha premiato. La gente ci ha seguito. Ora ho clienti che arrivano anche da Miami, e mi seguono in tutto il mondo. Poi quando arrivano qui e mangiano le nostre specialità mi dicono: è più vero di quello che si vede sui social”. (ANSA).

 

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