“Lu Vrudatte” ovvero Brodetto alla Vastese

31 Marzo 2016 - di mlantermino

Roma – “Lu Vrudatte” ovvero Brodetto alla Vastese.

Oggi la food blogger Sabrina Acquarola ci presenta un piatto tipico della sua terra: Il Brodetto alla Vastese.

Per “lu vrudatte”, come viene chiamato in dialetto, oltre al tegame di terracotta, “tijelle” di coccio», importanti sono l’olio delle colline vastesi e il peperoncino piccante.
Quanto al pesce, secondo la tradizione deve essere fresco, pescato fra Ortona e Vasto e di almeno cinque-sei varietà. Razze, triglie, seppioline, noce, testone, cucinati con aglio, peperone e pomodoro fresco a pezzetti. La preparazione, nonostante sia un piatto semplice, è molto accurata. Le varietà vanno messe nel tegame, una alla volta, a seconda della resistenza, in modo che cucciano insieme in venti minuti. Perché il risultato sia eccellente, il pesce non va girato, sono necessari dei movimenti orizzontali e rotatori del tegame per mescolare e condire tutto.
Ricetta originale di Pino Jubatti

Ingredienti.
• 1,5 kg di pesce assortito.
• abbondante olio extra vergine di oliva.
• 800 gr di pomodori perini molto maturi oppure ciliegini.
• due spicchi di aglio, sale e prezzemolo.
• un peperone rosso e un peperoncino fresco rosso piccante.
• pane casereccio abbrustolito.

Preparazione e cottura.
Impiegare i seguenti tipi di pesce: merluzzi, triglie e sogliole, qualche tracina, gallinella, cefalo, polipo o piccola seppia, falso grongo e scorfano o lucerna; alcune cicale di mare (canocchie).

Pulire e lavare il pesce in abbondante acqua corrente, senza privarlo delle teste: la gallinella, assieme alla cicala di mare, a tracina, scorfano, triglia, merluzzo, piccola seppia, sogliola e infine alla razzetta.

Nella bassa e larghissima pentola di tradizionale terracotta, predisporre assieme, tutti questi ingredienti a freddo: olio d’oliva nostrano, peperone tagliato a lische, prezzemolo, aglio e sale, sui quali, dopo pochi minuti di fuoco vivace, si adageranno i pomodori spezzettati.
Al primo bollore, disporre tutte le specie di pesce elencate, una alla volta, e in modo da non provocare dannose sovrapposizioni: si inizia con la varietà più resistente (cicala, gallinella, seppia) fino a concludere con quella più delicata (triglia, merluzzo, sogliola), affincè sia raggiunta l’ideale cottura finale: cioè, in maniera contemporanea, per ogni tipo di pesce.

La cottura, a coperchio fisso, si protrae per altri 15/20 minuti, senza toccare nulla; se necessario “far muovere” il pesce, attraverso un dolce movimento orizzontale e rotatorio del recipiente, sollevato dai manici.

Terminare spezzettando e aggiungendo il peperoncino e servendo con pane abbrustolito.

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Chi è Sabrina Acquarola.

Sono Sabrina Acquarola ho 37 anni e sono abruzzese. Sono una Foodblogger per passione e ho iniziato a mettere le mani in pasta all’età di 10 Anni. Questa passione è’ andata via via crescendo sempre più; ho appreso tecniche e basi leggendo tantissimi libri di cucina…

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Sabrina Acquarola
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