cucina

Mangiamo sempre più prodotti a base vegetale, ma attenzione alle dosi

Mangiamo sempre più prodotti a base vegetali, ma attenzione alle dosi consumate, perché molti prodotti sono alimenti trasformati. In Italia, il consumo di questi cibi e bevande è sempre più trendy e i prodotti plant-based si confermano protagonisti del carrello della spesa. Spopolano sulle tavole dei vegani e vegetariani, ma pure e soprattutto su quelle dei ‘flexitariani’, che li scelgono sempre più spesso. Ma non solo. Dagli scaffali dei supermercati arrivano anche alle cucine stellate, dove si moltiplicano le proposte gourmet di piatti a base “veg”. Lo ha rilevato il Gruppo Prodotti a Base vegetale di Unione Italiana Food in occasione del World Vegetarian Day del 1° ottobre.

Nel periodo post pandemia, il consumo di questi prodotti- informa una nota- ha continuato a crescere: secondo i dati Iri 2021, diffusi dal Gruppo Prodotti a Base vegetale di Unione Italiana Food, si stima che il comparto plant-based, nel suo complesso, lo scorso anno abbia registrato un incremento del +9,9%. Un trend confermato anche nei primi 6 mesi del 2022, in cui la crescita del comparto sembra essersi consolidata (+0,7%). Segnano un vero e proprio “boom” alcune specifiche categorie merceologiche: +24,6% per burger e piatti pronti veg; +13,7% per salse e condimenti; +9,6% per le bevande vegetali. Oggi 1 italiano su 2 (54%) dichiara di consumare plant-based (il 21% lo fa abitualmente) e nei prossimi 6-12 mesi, il 16% degli italiani intende aumentare ancora l’acquisto di prodotti con proteine vegetali.

Attenzione a non esagerare con i prodotti a base vegetale.

Secondo un indagine di Altroconsumo, “trattandosi di cibi industriali altamente processati, cioè ricchi di additivi, aromi, grassi e sale è preferibile consumarli solo saltuariamente e non come abitudine, al posto della carne”. Il sito dell’ass0ciazione specifica: “Una cosa accomuna tutti questi prodotti ed è il fatto che non sono alimenti semplici bensì cibi altamente trasformati, costituiti da una moltitudine di ingredienti anche non strettamente necessari. Inoltre sono ricchi di sale e in alcuni casi anche di grassi saturi, cosa non proprio in linea con l’immagine salutistica che vogliono trasmettere”. Foto da Pixabay.

Silvia_Di_Pasquale

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