Ci siamo evoluti per mangiare di più in gruppo. L’eredità dei nostri antenati cacciatori
2 Gennaio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Ci siamo evoluti per mangiare di più quando siamo in gruppo, non per puro piacere, ma probabilmente per necessità. Lo ipotizzano i ricercatori dell’Università di Birmingham, autori di uno studio pubblicato sulla rivista Appetite. Immaginate i nostri antenati cacciatori alla ricerca disperata di cibo. Come accade ancora per gli animali selvatici, nella maggior parte dei casi il pasto non era mai servito, ma andava conquistato. Non tutti riuscivano nell’impresa e l’evoluzione potrebbe aver portato gli esseri umani a nutrirsi in gruppo per garantire a tutti una giusta quota di cibo.
Anche se la cultura occidentale ha favorito l’individualismo nelle abitudini culinarie, i pasti collettivi sono ancora una realtà per molti popoli. Basti pensare ai grandi pranzi collettivi nelle comuni cinesi negli Anni ’50. Il cibo, non diversamente da abiti e coperte, andava condiviso. Ma in questo caso si trattava anche e soprattutto di una scelta politica.
Fatto sta che la rivoluzione industriale ha portato l’uomo ad allontanarsi dalle zone rurali per incasellarsi negli alveari urbani. Una cucina=una famiglia. Il pasto in compagnia non è più una necessità, ma una scelta. E se ogni tanto sentite quell’input a voler pranzare o cenare in compagnia, forse, è proprio quel vecchio istinto primordiale a spingervi a mangiare insieme a uno o più amici.
Il risvolto negativo della medaglia.
Quando pranziamo o ceniamo in compagnia potremmo però essere meno attenti a ciò che consumiamo. Secondo lo studio pubblicato su Appetite, le donne assumono in media 150 calorie in più per pasto quando mangiano con gli amici. Il riferimento è al femminile solo perché il campione di ricerca includeva esclusivamente donne e non per motivi di genere “altri”. Nell’esperimento 26 donne hanno trascorso tre giorni mangiando ogni pasto con un amico e altri tre mangiando da sole. Hanno ingerito una media di 540 calorie in più nei momenti in cui erano in compagnia.
Un secondo esperimento, che ha coinvolto 63 donne, ha rilevato che coloro che mangiano troppo socialmente non si regolano necessariamente nei pasti successivi. In altre parole, ci si dimentica di aver mangiato in eccesso e si consumano nuovamente pasti abbondanti. Questo potrebbe aumentare il rischio di guadagnare fino a 4 kg in più all’anno nel caso in cui si faccia almeno un pasto in compagnia al giorno.
La dottoressa Suzanne Higgs, docente dell’Università di Birmingham e autrice dello studio, ha detto che si aspetta “lo stesso effetto in entrambi i sessi”. Ha detto: “Le persone dovrebbero essere consapevoli che il consumo sociale, anche solo un pranzo veloce con gli amici, è probabilmente legato al mangiare di più. Sebbene questa ricerca abbia esaminato solo le donne, ci aspettiamo lo stesso effetto in entrambi i sessi”.
Il consiglio degli studiosi è di non smettere di mangiare con gli amici o di mangiare ogni pasto da soli, ma forse di pianificare in anticipo e ordinare un’opzione più sana dal menu. “Quando si invitano amici a cena, concedersi una porzione fissa, in modo da non poter continuare a servirsi di più senza pensare, potrebbe essere una buona strategia – aggiunge Higgs – In alternativa, le persone potrebbero semplicemente compensare le calorie extra che assumono quando mangiano con gli amici consumando pasti più piccoli prima o dopo”. Foto di David Mark da Pixabay.