Mercato Centrale Roma, cosa mangiare: 8 suggerimenti
27 Gennaio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Il Mercato Centrale di Roma Termini è ormai un punto di riferimento per i food trotter non solo romani, ma anche e soprattutto stranieri. Il fatto di trovarsi adiacente alla stazione ferroviaria più trafficata d’Italia, dove circolano ogni giorno migliaia di persone da ogni parte del mondo, lo rende di fatto una tappa primaria o finale dei tour gastronomici di molti turisti.
All’interno del mercato ci sono diverse botteghe, tutte sfiziose e adatte a diversi tipi di palato, incluso quello dei vegetariani. Si sceglie il proprio ristoro, si fa la fila, si paga e poi si consuma il pasto comodamente seduti nei tavoli centrali, dove hai la possibilità di trovarti seduto a gustare una pizza con una persona che arriva dall’altra parte del mondo. Ma veniamo al dunque, cosa provare? Partiamo con il presupposto che ogni attività merita di essere testata e questa non è una lista selettiva ed esaustiva. Diciamo che può essere utile per orientarvi nella vostra prima mangiata al mercato.
Mercato Centrale, cosa mangiare. Qualche suggerimento.
Se vai al Mercato Centrale di Roma Termini la pizzeria di Marco Quintili è un po’ una tappa obbligata. Con dieci euro mangi un’ottima pizza margherita (in alto nella foto in evidenza), sempre che non apparteniate al partito di quelli “io solo pizza bassa romana”. Fidatevi, ne vale la pena. La pizza più scenica è la Gricia in Fiamme, realizzata con pecorino, pepe e bufala affumicata, a cui vengono aggiunte delle fettine di guanciale crudo.
Volando con la mente e il palato a Buenos Aires, preparatevi a gustare le empanadas di Ceibo Sapori, che dopo il successo della prima sede a via Bartolomeo Perestrello, tra il Pigneto e Tor Pignattara, è sbarcato anche al Mercato Cetrale. Dalle 10 alle 23, lo street food argentino di attende.
Chi va via da Roma non può lasciare la Città Eterna senza aver assaggiato un supplì, nello specifico quello dello street food secondo lo chef Arcangelo Dandini. Fermatevi quindi da Supplizio, dove troverete varianti come quello alla romana, alla cacio e peppe, con basilico e pomodoro.
Il Trapizzino di Stefano Callegari è ormai un’istituzione a Roma. Si tratta di una tasca di pizza bianca chiusa sui lati realizzata con un impasto di farina di grano tenero e lievito. I gesti vanno dal pollo alla cacciatora alla lingua in salsa verde, dalla coda alla vaccinara alle polpette al sugo, dallo zighinì alla picchiapò fino alla trippa alla romana.
Per i mangiatori di carne, la bottega di Dennys G. Rodriguez è il posto giusto. Tanto per dirne qualcuna: pollo allo spiedo, spiedini e cosce di pollo, pollo fritto, pollo alla cacciatora, Caesar salad, pannocchie con burro fuso, riso giallo con frutta secca e patate arrosto. Cuba non è mai stata così vicina.
Se invece volete optare per scelte vegetariane, avete a disposizione due botteghe. La prima è quella di Dario Giliberto, che oltre ai classici carciofi alla giudia e alla romana propone zuppe con verdure di stagione, polpette vegetali, parmigiana, lasagna, torte salate e mix di verdure selezionate.
La bottega Il vegetariano e il vegano di Marcella Bianchi è l’altra opzione. Panini super farciti e colorati con ingredienti vegani. Altro cavallo di battaglia: la zuppa nel pane, grande al punto che forse ci mangiate in due!
Chi ha voglia di cucina orientale, può optare per i piatti formati Akira Yoshida. Ramen e gyōza ogni giorno sul bancone. Ogni giorno Akira prepara Ramen Black Shoyu (dal sapore intenso), Ramen White Shio (dal sapore delicato) e ramen Red Spicy (dal sapore speziato e piccante), oltre agli edamame per accompagnarvi nell’attesa.
Foto: Silvia Di Pasquale.