ROMA – Per un Natale ecosostenibile no a salmone, mirtilli, melograno, melone e asparagi, sì a mele, pere, kiwi, uva, arance e clementine. Non si vuol con questo chiedere un cenone vegetariano, ma semplicemente invitare a consumare cibi locali, e non prodotti la cui importazione richiede lunghi, costosi e soprattutto inquinanti viaggi da un capo all’altro del mondo.
L’invito arriva dalla Coldiretti, che stila una vera e propria black list dei cibi da bandire dalla tavola natalizia, stilata in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si sta tenendo in questi giorni a Parigi:
Al posto di questi alimenti, il cui trasporto comporta emissioni di anidride carbonica e consumo di petrolio, meglio optare per prodotti locali di stagione, se non proprio a chilometro zero. Per soddisfare la voglia di stupire gli ospiti o di imbandire la tavola di frutti particolari si possono scegliere frutti meno usuali come cachi, fichi d’India, mele limoncelle e pere madernasse, che, sottolinea Coldiretti, “valorizzano le tradizioni del territorio e garantiscono un sicuro successo a prezzi contenuti, rimandando alla giusta stagione il consumo di ciliegie, anguria, asparagi o fagiolini”.
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