Niko Romito: “Democratizzare l’alta cucina per innovare la ristorazione”
21 Marzo 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Niko Romito invita a democratizzare l’alta cucina per rinnovare la ristorazione. Lo chef abruzzese del ristorante tre stelle Michelin “Reale”, in Abruzzo, è intervenuto al Palazzo di Vetro di New York, sede delle Nazioni Unite, davanti a più di mille studenti italiani designati “Global Citizens Model United Nation” nell’ambito del progetto Imun, ideato dall’Ong United Network. L’iniziativa è in collaborazione con l’Onu, che dal 2016 ha sottoscritto un protocollo d’intesa col ministero dell’Istruzione per favorire nelle scuole italiane lo sviluppo dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.
“L’alta cucina ha la forza per cambiare l’intero sistema e solo l’alta cucina può sostenere della ricerca. Utile non solo per creare dei piatti stellati, ma per cambiare la ristorazione su più ampia scala, portando così l’innovazione a tutti i livelli di ristorazione. Risultati che peraltro possono essere divulgati, democratizzati, resi accessibili ad un pubblico più vasto e molto distante dall’alta ristorazione”, ha spiegato Romito.
Per Romito “l’alta cucina potrà dare un contributo fondamentale e innescare cambiamenti che coinvolgano tutto il sistema, se smettiamo di pensarla – ha sottolineato Romito – come pure spettacolo e iniziamo a vederla come un’avanguardia che permette di guardare più lontano. E oggi essenza, purezza, concentrazione, complessità e semplicità apparente sono le parole chiave della mia filosofia”.
Un impegno che guarda al cibo del futuro: “Sto lavorando al Campus, che sarà un centro di ricerca e sviluppo che riunirà i diversi saperi per formare i nuovi protagonisti del sistema alimentare e rivoluzionare la ristorazione collettiva e l’industria alimentare. Sono fermamente convinto che l’alta cucina possa servire a tutto il sistema se la creatività che si mette in campo diventa una creatività utile e, mai come oggi, una creatività sostenibile. Dobbiamo smettere di pensare alta cucina in opposizione a cibo industriale, la chiave della sostenibilità, a tutti i livelli, è il dialogo interdisciplinare”. (Fonte: Ansa).