Parma si prepara al Cibus 2022, attesi 70mila visitatori
26 Aprile 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
Dal 3 al 6 maggio Parma si prepara a ospitare il Cibus 2022, l’evento di riferimento per il settore agroalimentare italiano. Oltre 3000 espositori, tutti italiani, migliaia di buyers esteri che torneranno nel nostro Paese, 50.000 operatori professionali della distribuzione e della ristorazione già registrati, che potranno incontrare gli attuali fornitori e quelli potenziali, e 70.000 visitatori attesi, di cui oltre il 10% dall’estero. Si tratta della 21esima edizione della “fiera dei territori”, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare. Arriveranno circa 2000 top buyer da Stati Uniti, Europa, Medio Oriente, Sud America e dal Sud-est asiatico.
In esposizione ci saranno circa mille nuovi prodotti che le aziende alimentari stanno immettendo nei mercati. Quelli più innovativi saranno esposti in fiera nell’area ‘Cibus Innovation Corner’, selezionati da una giuria di esperti. Quella del 2022 sarà la prima edizione di Cibus ‘carbon neutral’. La fiera sarà inaugurata alla presenza del ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli e del sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano.
“Difendere l’authentic italian e supportare le nostre esportazioni: da 40 anni questa è la missione che condividiamo con Federalimentare”, ha commentato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma. L’edizione 2022 “tornerà ai livelli pre-pandemia – ha concluso – dal 3 al 5 maggio ancora una volta il mondo verrà a vedere di persona il miracolo del made in Italy alimentare.
Nessun espositore dalla Russia.
Al Cibus quest’anno non ci saranno espositori dalla Russia. Lo aveva annunciato il presidente di Ice-Agenzia, Carlo Ferro, alla conferenza di presentazione della 21/ma edizione. “Per questa edizione – aveva spiegato – i nostri uffici prevedono di portare a Parma 380 buyer specializzati e dieci giornalisti da 42 Paesi e faciliteranno la diffusione della piattaforma My Business Cibus”.
“L’appuntamento di Cibus serve a ribadire la centralità delle nostre imprese alimentari che, pur in condizioni sfavorevoli, continuano a produrre, a cercare nuove soluzioni, consapevoli del fatto che fermarsi non è possibile – ha aggiunto Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare – Cibus ci ricorda così il valore del food&beverage in condizioni ordinarie e, ancor di più, in condizioni extra-ordinarie”.