Pasticceria “Cosenza Kaffè” per perdersi in un dolcissimo mondo
25 Marzo 2016 - di mlantermino
Cosenza – Pasticceria “Cosenza Kaffè” per perdersi in un dolcissimo mondo.
(di Maria Antonella Calopresti)
Nel cuore di Cosenza – Pasticceria-Caffetteria ” Cosenza Kaffè” dei fratelli Aiello – per perdersi in un dolce, dolcissimo mondo.
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Nel cuore di Cosenza, in via Panebianco 610, si trova una delle più antiche e prestigiose pasticcerie- caffetterie della città: Cosenza Kaffè dei fratelli Aiello, nata nel 1954 come torrefazione e divenuta, successivamente, un luogo dove la pasticceria trova massima esaltazione. I numerosi riconoscimenti, sia per il caffè sia per i prodotti di pasticceria, tra cui il prestigioso Telesio d’argento, sono davvero meritatissimi. Andrea, Franco e Roberto hanno ereditato dal padre non solo l’attività , ma anche la grande passione, motore indispensabile per mantenere alti i livelli di un mestiere così complesso e così duro. Roberto è l’esperto del caffè e, con le sue miscele uniche, inebria tutti i giorni chiunque si fermi a far colazione o semplicemente per una piccola pausa caffè. Franco si occupa dell’amministrazione, la parte più noiosa a mio avviso ma senza la quale nulla potrebbe funzionare. Infine, c’è Andrea il pastry-chef, che io definisco simpaticamente “pazzo” e vi assicuro che ho i miei buoni motivi, dopo anni che soddisfo la mia golosità nel suo locale.
Andrea non è certo una persona comune: è sempre alle prese con nuove idee e alla continua ricerca degli ingredienti migliori che possano esaltare al top ogni sua produzione. La sua esperienza, la sua dedizione nonché gli studi e la continua ricerca permettono di offrire ogni giorno, alla sua clientela, una vasta gamma di prodotti dolci e salati con caratteristiche gustativo-olfattive straordinarie. Ciò ha anche fatto sì che il Cosenza Kaffè possa annoverarsi tra le migliori pasticcerie italiane. Il locale è molto spazioso e ben arredato dove trovano ampi spazi sia i laboratori sia le sale che accolgono gli ospiti. Quindi, un luogo che ad ogni ora del giorno muta di abito per soddisfare le esigenze di tutti: colazione, aperitivo, brunch, merenda, apericena o, ancora, piccole cerimonie e corsi di pasticceria tenuti dallo stesso Andrea. Appena si entra si rimane folgorati dalle due lunghissime vetrine: una dedicata alla pasticceria e una dedicata al gelato. Non manca nulla: torte di ogni tipo, pasticcini a perdita d’occhio, dolci vegani, brioche col tuppo e senza tuppo… Se passate da lì, non perdetevi i famosissimi lievitati, grandi e piccoli, prodotti esclusivamente con lievito madre attivo. Io stessa, due anni fa, ho voluto testare la veridicità di ciò che Andrea mi raccontava dei suoi lievitati e, così, ho preso un panettone a Natale e l’ho aperto 40 giorni dopo. Vi assicuro che sembrava appena sfornato: provare per credere. La stesa cosa l’ho fatta questa estate con le brioche: comprate, tenute in macchina da Cosenza a Roma (era agosto) e consumate in 15 giorni, naturalmente tenute ben chiuse. Vi sfido a provare e a commentare quando detto da me. Perché ho voluto testare e rinunciare a mangiare un super panettone? Facile, io sono una di quelle persone che, in materia di cibo, cerca sempre il pelo nell’uovo: non è facile soddisfarmi essendo io una vera golosa, una golosa che mangia solo il meglio. La mia idea di cibo è: poco ma buono!