Torna TipiCI da Spiaggia, mare e cibo sotto l’ombrellone
29 Luglio 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
Torna la terza edizione di ‘TipiCI da Spiaggia‘, la manifestazione ideata dal Sindacato italiano balneari (Sib) aderente a Fipe/Confcommercio, in collaborazione con Cia-Agricoltori Italiani. Protagonisti chef, ristoratori e agricoltori che racconteranno e faranno assaporare la storia del territorio e dei prodotti tipici. Siamo ormai alle porte di agosto e cosa c’è di meglio di coniugare buon cibo e tintarella? Una cosa non esclude l’altra e anche quest’anno milioni di italiani hanno scelto di restare in Italia per trascorrere le loro vacanze.
Due gli appuntamenti in programma, il 30 luglio e il 27 agosto, quando negli stabilimenti balneari aderenti al Sindacato si svolgeranno una serie di iniziative per promuovere la tradizione enogastronomica italiana. Associare il territorio della vacanza ai prodotti tipici significa, anche, valorizzare e promuovere le eccellenze agroalimentari e i litorali Made in Italy. Mare e cibo, da sempre, costituiscono il sinonimo perfetto di vacanza, e lo sanno bene i milioni di turisti stranieri che stanno affollando le spiagge italiane.
“Siamo di fronte a un metodo vincente di vivere la vacanza, affiancando due realtà del nostro Made in Italy – spiega il presidente del Sindacato, Antonio Capacchione – ossia l’offerta turistico-balneare dei 30 mila stabilimenti con la cultura enogastronomica e fondere il mare con la terra. Nelle precedenti edizioni abbiamo coinvolto oltre 750 mila turisti, quest’anno contiamo di superare quota 1 milione”.
Soddisfatto della collaborazione il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, “la promozione e la valorizzazione del buon cibo nelle imprese balneari, attraverso l’incontro e il racconto diretto degli stessi agricoltori, è un’opportunità ulteriore per far conoscere ai turisti, soprattutto stranieri, il nostro grande patrimonio enogastronomico, oltre 5 mila prodotti che raccontano saperi e sapori di ogni territorio e tutto il lavoro dei nostri agricoltori”.