Torta delle Rose farcita con Composta di Arance
7 Ottobre 2017 - di mlantermino
Roma – Torta delle Rose farcita con Composta di Arance.
IN CUCINA CON LADYBLITZ
Rubrica a cura di Manuela Lantermino
La torta delle rose è un dolce tipico della tradizione culinaria mantovana. Le sue origini storiche risalgono alla fine del XV secolo, la torta delle Rose fu infatti creata in occasione delle nozze tra Francesco II di Gonzaga e Isabella D’Este, fu talmente apprezzata da tutti i Signori dell’epoca che da quel momento entrò a far parte della cultura gastronomica mantovana e ancora oggi è riproposta secondo l’antica ricetta.
Giovanna Tedesco ci presenta una versione di Torta delle Rose farcita con Composta di Arance.
Tempo di realizzazione.
1 ora e 15 minuti + 12 ore lievitazione.
Grado di difficoltà.
Facile.
Ingredienti per uno stampo da 26/28 cm.
Per la basta brioche.
500 g di farina 400W
80 g di latte intero
7 g di lievito di birra
180 g di uova intere e sbattute
70 g di zucchero semolato
15 g di miele
190 g di burro morbido
5 g di rum
5 g di cointreau
8 g di sale
la buccia di 1 arancia grattugiata
la buccia di 1 limone grattugiata
1/2 baccello di vaniglia
Per la crema al burro.
100 g di burro morbido
100 g di zucchero a velo (anche il semolato va bene)
5 g di cointreau
2 g di rum
½ baccello di vaniglia
300 g di composta di arance
Procedimento.
Impastate nella planetaria attrezzata di gancio la farina, il miele e il lievito sciolto nel latte. Aggiungete le uova dividendole in tre dosi, alternandole allo zucchero e procedendo alla dose successiva solo quando la precedente è stata assorbita .
Quando l’impasto sarà ben liscio, elastico e incordato, incorporate poco alla volta il burro in pomata e quando anche quest’ultimo sarà stato ben assorbito dall’impasto completate con i liquori, il sale e gli aromi. ( tutto l’impasto dura circa 30 minuti). Coprite con pellicola e trasferite subito in frigorifero a riposare per un’ora. Preparate a questo punto la crema sbattendo in una ciotola con un cucchiaio il burro con lo zucchero a velo, i liquori e i semi di vaniglia fino ad ottenere una crema bianca e spumosa. Togliete l’impasto dal frigo e stendetelo ad uno spessore di 2,5 mm, formando un quadrato di 50×50 cm di lato. Spalmate sopra, con l’aiuto di una spatola la crema di burro e zucchero e sopra questa, uno strato di composta di arance, leggermente intiepidita per renderla più fluida (mi raccomando, se volete ottenere un dolce morbido e umido, abbondare con la crema di farcitura). Ora arrotolate dal lato più lungo, ottenendo un cilindro.
Rimettete in frigo per un’ora. Trascorso questo tempo, tagliate il tronchetto in rondelle di 4 cm di spessore (con questa dose si ricavano circa 9 pezzi). Disponetele a cerchio in una teglia da 26/28 cm di diametro, foderata di carta forno, bagnata e ben strizzata, coprite con pellicola e lasciate lievitare a temperatura ambiente per 12 ore e comunque fino al raddoppio.
Infornate a 180°C in forno statico preriscaldato per 30-40 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare.
Completate spolverizzando con lo zucchero a velo
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In collaborazione con il Gruppo Facebook “Quelli che non solo dolci”
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Chi è Giovanna Tedesco.
Fornelli, pentole, padelle, mestoli, mattarelli.. non c’è niente da fare, la cucina è il mio amore e il mio regno. Cucinare per me è davvero una gioia! Mi chiamo Giovanna abito in provincia di Salerno, non sono una cuoca di professione ma mi piace rintanarmi in cucina a pasticciare, amo sentire i profumi della cucina spandersi per casa. Amo vedere le mie creazioni prendere vita sotto le mie mani. Cucinare è un arte e per essere artisti bisogna far parlare il cuore. In cucina si rievocano amori e ricordi, si impastano, si mescolano, si lievitano e si assaggiano passioni e sensazioni. Cucinare non è mai banale… se ben fatto… ha qualcosa di sensuale nel suo rito preparatorio… nel suo consumarsi. Cucinare vuol dire usare tutti i sensi… toccare il cibo da preparare… sentire il profumo che emana… guardare come si presenta… assaggiare per capire se è pronto… mangiare vuol dire imparare… ricordare… inventare… desiderare… amare, l’amore passa anche attraverso la tavola… il cibo seduce… è complicità… partecipazione… generosità. . Cucinare è amare, è donarsi e la cucina è il luogo dell’amore.
Potete trovare Giovanna nella sua pagina Facebook Gnam! Gnam! La cuoca a domicilio
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