Amanda Sandrelli in “Ritorno a Haifa”: “Una storia dolorosa”
20 Agosto 2013 - di aavico
ROMA – Safiya e Said, moglie e marito, una coppia di palestinesi, tornano nella loro casa ad Haifa da cui erano stati portati via e deportati altrove. Ad accoglierli una donna ebrea, Miriam, che vive in quella casa da vent’anni, e un ragazzo di nome Faris. E’ la trama di “Ritorno ad Haifa”, spettacolo che il 23 agosto inaugura il Todi Festival al Teatro Comunale. Il testo è dell’autore palestinese Ghassan Kanafani, liberamente adattato da Valentina Palazzari, con la regia di Patrick Rossi Gastaldi.
“È una storia dolorosa – racconta Amanda Sandrelli che impersona Safiya – che accomuna la sofferenza del popolo palestinese alla tragedia della Shoah. Una storia dove è impossibile parteggiare o schierarsi dall’una o dall’altra parte, perché si tratta di due popoli che, per ragioni diverse, ragioni antiche e atroci, sono vittime di un eterno conflitto”.
“Una situazione terribile – continua la Sandrelli – Quando nel 1948 l’esercito israeliano occupò Haifa, Safiya si trovava in casa con il suo bambino neonato che dormiva nella culla. Safiya non poteva immaginare cosa stesse accadendo e, come avrebbe fatto chiunque, esce dall’abitazione per capire e andare incontro al marito. Ma viene investita da una marea umana e non potrà più tornare indietro a recuperare il piccolo. È un incubo – interrompe il racconto l’attrice – di quegli incubi che ogni madre potrebbe vivere e comprendere”.