Giulia Beyman, segreti di una self publisher: “Così ho venduto più libri di Donna Tratt”
19 Maggio 2015 - di Daniela Lauria
TORINO – Su Amazon ha venduto più ebook del premio Pulitzer Donna Tratt. Le ci sono voluti una buona dose di entusiasmo, ostinazione, coraggio e attitudine alla sperimentazione, oltre che il talento, ma alla fine la fatica è stata abbondantemente ripagata, dal momento che il suo primo romanzo Prima di dire addio è stato il più acquistato del 2014 su Kindle Store. Lei è Giulia Beyman, scrittrice romana e self publisher di successo. Ospite d’onore al Salone del Libro di Torino ha raccontato, insieme ad altri autori che come lei ce l’hanno fatta da soli, la sua storia nel corso del panel Book to the future, dedicato alle innovazioni nel settore editoriale.
Beyman non è certo una novellina: 20 anni di carriera professionale alle spalle, come giornalista free lance e poi come sceneggiatrice televisiva di fiction di successo come Carabinieri, Incantesimo e Don Matteo, le hanno consentito di acquisire esperienza e di affinare le sue doti letterarie. Ma è solo quando ha scoperto le infinite possibilità del fai-da-te che è riuscita a fare il salto e a rispondere pienamente alla sua vocazione.
Prima di dire addio è approdato sul Kindle Store nel 2012. Il successo è arrivato due anni dopo ma nel frattempo Beyman di libri ne ha scritti altri due senza doversi confrontare con i “se” e i “ma” dei tempi televisivi.
“I tempi del digitale sono diversi – spiega – Un titolo che esce in libreria deve avere successo subito, perché altri ne stanno già arrivando e lo spazio è limitato. Con l’ebook questo non accade”
In meno di 5 minuti la sua storia era là fuori, potenzialmente in grado di raggiungere il mondo intero. La sua Nora, protagonista di questo e dei successivi Luce dei miei occhi e La bambina con il vestito blu, è una donna normale, sulla cinquantina, che lavora, all’improvviso catapultata in un viaggio misterioso alla ricerca della verità mentre sta ancora cercando di superare il lutto per la scomparsa del marito, ucciso durante una rapina in banca. In breve tempo Nora ha conquistato i cuori dei lettori che ora sono ansiosi di seguirla in nuove entusiasmanti avventure.
All’inizio, l’unico ostacolo è stato quello di dover superare le barriere tecnologiche.
“Diamine! Sono una scrittrice – racconta – Non ho mai fatto altro nella mia vita. E qui (su Amazon) in inglese cercano di farmi capire di formati epub, di sommari interattivi, di copertine in formato jpeg, di blog, di mailing list e di marketing…”
Ma una volta presa dimestichezza con il Kindle Direct Publishing ne ha potuto apprezzare anche i vantaggi: ascoltare i propri lettori, mantenere il controllo della propria opera, poter raggiungere chiunque
“Lo ammetto. Controllare i reports di vendita di Amazon e di CreateSpace qualche volta diventa una specie di mania, ma lo faccio..”
Intervistata da Mia Ceran al Salone del Libro di Torino, Giulia Beyman ha dispensato alcuni segreti del mestiere. Piccoli accorgimenti per aspiranti scrittori e self publisher che magari non hanno mai avuto l’occasione di tirare fuori dal cassetto la loro bozza impolverata. Prima regola: non trascurare la qualità del testo, magari con l’aiuto di un buon correttore di bozze. E ancora, se è vero che un buon libro non si giudica dalla copertina, un buon grafico può migliorare di molto le vostre chance di visibilità: “La mia l’ho cambiata più volte quando vedevo che non funzionava”. Va da sé che anche il titolo deve essere accattivante.
Per dialogare con i propri lettori è poi importante curare la propria presenza sui social network, ma con discrezione: “Non posto continuamente status e aggiornamenti , ma uso i nuovi media come occasione di contatto diretto con il pubblico”.
Infine, è sempre bene armarsi di due cose: flessibilità (su correzioni, prezzo, miglioramenti) e ostinazione. “Se sono riuscita ad autopubblicarmi io, potete farcela anche voi”.