Museo della Merda apre a Piacenza: cacca di dinosauro, ricette di Plinio…
30 Aprile 2015 - di Daniela Lauria
PIACENZA – Se nel 1961 Piero Manzoni ha potuto elevarla a opera d’arte, facendo scandalizzare il mondo intero prima di guadagnarsi un posto d’onore nei libri storia dell’arte, nel 2015 l’imprenditore Gianantonio Locatelli si è spinto decisamente oltre, dedicandole un intero museo. Di cosa stiamo parlando? Del prodotto dei nostri transiti intestinali: sua maestà la Merda. Niente scherzi o volgarità e neppure provocazioni neodadaiste, solo un tempio di storia naturale e umano ingegno: il Museo della Merda nasce a Castelbosco, in provincia di Piacenza, ed è una cosa serissima.
In mostra si possono ammirare esperienze estetiche e scientifiche, umane e animali, attuali e passate, che del nobile escremento fanno e hanno fatto materia utile e viva. Dallo scarabeo stercorario, venerato dagli egizi e simbolo del museo, ai vari utilizzi dello sterco come concime e come elemento architettonico, nelle antiche civiltà italiche come in Africa, passando per le ricette farmaceutiche che Plinio il Vecchio ci ha tramandato nella sua Naturalis Historia, fino alle recenti ricerche scientifiche sull’uso e riuso di scarti e di rifiuti. Vero vanto del museo: un’autentica cacca di dinosauro.
L’idea si deve ad un imprenditore illuminato, Gianantonio Locatelli, che gestisce l’azienda agricola di Castelbosco, dove si produce il latte per il Grana Padano. I suoi 2500 bovini di razza selezionata, oltre ai 300 quintali di latte giornalieri, ne producono altri 1000 di preziosissimo sterco. Una quantità di merda che ha consentito a Locatelli di fare della sua impresa un avveniristico progetto ecologico e industriale. Dallo sterco ricava oggi metano, concime per i campi, materia grezza per intonaco e mattoni. E lo fa con sistemi di nuova concezione che oltre a ridurre l’inquinamento atmosferico e la distribuzione di nitrati nel terreno, innescano un circolo naturale e virtuoso.
Lì proprio accanto alle stalle sorge un castelletto ristrutturato dall’architetto Luca Cipelletti, curatore del museo insieme a Gaspare Luigi Marcone e Massimo Valsecchi. Al suo interno trovano spazio i singolari reperti, manufatti e opere d’arte. “Un gabinetto di curiosità contemporaneo – riferiscono i curatori – che trova il suo unitario principio guida nella scienza e nell’arte della trasformazione”.
Il Museo della Merda si trova nella Frazione Campremoldo Sopra, località Castelbosco, 29010 Gragnano Trebbiense (PC). E’ aperto il sabato e la domenica da maggio ad agosto 2015: le visite si fanno per appuntamento chiamando il numero +39 0523787357.