Coca Cola: zucchero, caffeina… la bufala degli effetti in 60 minuti
31 Luglio 2015 - di aavico
ROMA – Nei giorni scorsi è girato un articolo in cui venivano elencati gli effetti nell’immediato (60 minuti) della Coca Cola sul corpo umano. Un articolo che però non era del tutto vero, e come spesso accade la bufala poi viene smascherata dal web. Il sito BuzzFeed, specializzato nella caccia alla bufala ha spiegato che l’infografica diventata subito virale in rete sugli effetti della Coca-Cola dopo 60 minuti realizzata dal farmacista Niraj Naik per il Daily Mail, non è completamente falsa ma troppo esagerata.
Dal troppo zucchero che senza acido fosforico farebbe vomitare, al ruolo dell’insulina fino a “botta e down” tipo droga pesante, BuzzFeed ha interpellato esperti qualificati per confutare punto per punto l’analisi. Ed ecco i risultati.
10 minuti. 10 cucchiaini di zucchero da far vomitare. Kimber Stanhope, biologo nutrizionista, Ph.D alla University of California Davis, contesta che quella quantità di zucchero senza l’acido fosforico possa far vomitare. Uno studio su un campione di 100 persone ha dimostrato che nessuno ha vomitato anche senza aver ingerito acido fosforico. E’ falso.
20 minuti. L’insulina sale e il tuo fegato trasforma zuccheri in grasso. Il picco di zuccheri nel sangue fa esplodere i livelli di insulina, al punto che la risposta del fegato è quella di trasformare tutti gli zuccheri che può in grasso. Per Stanhope non è il picco di insulina il problema: fondamentalmente, la produzione di grasso è legata al modo in cui il fegato metabolizza il fruttosio e non all’incremento dei livelli di insulina. Il post originale del farmacista Naik indica correttamente il problema del fruttosio, l’infografica del Daily Mail si concentra invece sull’insulina, sbagliando.
45 minuti. La caffeina produce dopamina nel cervello. Non è corretto. Un esperimento sui topi per capire l’accumulo di dopamina nel cervello – dichiara ancora Taffe – dimostra come “la caffeina non stimola la produzione di dopamina direttamente, ma contribuisce ad accelerarne il rilascio e può avere altri diversi effetti, ma non effetti diretti sulla produzione.