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Gnomi e fate nei boschi in Emilia Romagna: il fascicolo Forestale che non ti aspetti

ROMA – Gnomi e fate dei boschi, presunte oscure presenze nascoste tra alberi e fiori che da secoli popolano le leggende popolari. Eppure qualcosa di concreto devono averlo se “gnomi e fate nei boschi” è anche il nome di un fascicolo, aperto 15 anni fa, presso il Corpo forestale dello Stato. L’Adnkronos ha scoperto che la Forestale da 15 anni si occupa del “caso”, ricevendo foto e segnalazioni soprattutto dalla Romagna.

Scrive l’agenzia:

L’Adnkronos ha scovato un fascicolo, custodito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato e aperto quasi 15 anni fa, che reca la dicitura “Gnomi e fate dei boschi”. Una cartellina verde del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Corpo Forestale dello Stato che contiene informazioni, segnalazioni, materiale fotografico che riguarda esattamente quello che il suo titolo evoca: avvistamenti stranamente concentrati in un’area ben precisa, l’Appennino tosco-romagnolo, con alcuni suoi comuni, come San Piero in Bagno e Bagno di Romagna. Abbiamo guardato dentro quel fascicolo. Il suo contenuto? In alcuni casi fa sorridere, in altri no. Inquieta la fotografia scattata da G.F., banchiere di Cesena, in viaggio di notte con la moglie per raggiungere la sua baita all’interno della Foresta della Lama, nell’Appennino forlivese. Costretto a fermare l’auto e a scendere dalla vettura per montare le catene da neve ha visto “qualcosa”, un essere dalla sembianze umane, carponi e intento a mangiare neve.

Gli agenti sembrano prendere molto sul serio la faccenda:

Lo gnomo “potrebbe essere la rappresentazione sensibile dello spirito del bosco – spiega all’Adnkronos Stefano Cazora, capo ufficio stampa del Corpo Forestale dello Stato e autore di un libro, “Luoghi della meraviglia”, dedicato agli itinerari del fantastico in Italia – se il bosco ha una sua forma di intelligenza, stando ad alcuni studi scientifici, a questa potrebbe corrispondere una forma di spiritualità semplice di cui lo gnomo è rappresentazione”. Ma perché in caso di avvistamento si va alla Forestale? “Alla Forestale arrivano segnalazioni di tutti i generi, in questo caso allo gnomo si associa un guardiano della natura così come al Cfs si riconosce il ruolo di tutela ambientale”, aggiunge Cazora.

aavico

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