Marvel Comics annuncia: il prossimo Thor sarà una donna
21 Luglio 2014 - di Silvia_Di_Pasquale
USA – Marvel Comics annuncia: il prossimo Thor sarà una donna. Una notizia rivoluzionaria che sta già facendo discutere gli appassionati di fumetti di tutto il pianeta. “E non sarà una lady-Thor, sarà proprio lui, Thor”. La casa editrice statunitense di proprietà della Marvel Entertainment ha dunque deciso di far impugnare il martello di Thor, il mitico Dio del tuono, a una donna. Ma non solo: ha annunciato anche che farà indossare il mantello di Capitan America a un afroamericano il cui nome sarà Sam Wilson conosciuto come Falcon. Come ricorda Riccardo De Palo su Il Messaggero:
«C’era già stata una Thor girl, qualche anno fa, ma si trattava soltanto di un personaggio collaterale. Questa, invece, “non è una Thor femmina, né Lady Thor, è proprio Thor”, ha spiegato l’autore del fumetto, Jason Aaron. Del resto, sul manico del Mjolnir sta scritto che “chiunque entra in possesso di questo martello, se sarà meritevole, riceverà i poteri” del leggendario dio dei vichinghi. Per Capitan America è bastato far indossare (anche qui, sembra in via soltanto temporanea) il mantello e lo scudo del supereroe a Falcon, un personaggio di colore già esistente dal 1969, per creare una nuova serie di storie».
E’ ormai tempo di cambiamenti anche nel mondo dei fumetti: Iron Man ha crisi di panico e certi X-Men si scoprono gay. Cosa sta succedendo? Gli Stati Uniti del politicamente corretto prendono il sopravvento mentre nascono nuovi personaggi per ravvivare l’interesse dei fan. Una sorta di metamorfosi dei super eroi. Spiega ancora De Palo:
«Persino Iron Man, nel recente terzo episodio della saga cinematografica, comincia a soffrire di crisi di panico. L’uomo di ferro perde la corazza che lo contraddistingue e diventa improvvisamente debole, almeno temporaneamente, dentro e fuori. Il protagonista, Robert Downey jr, sostiene: era ora che accadesse qualcosa del genere. D’altronde, “chi non ha un momento di crisi?”. Eppure, si interroga il Washington Post in un lungo articolo sull’argomento, è possibile per i fan del genere identificarsi con Thor anche se l’eroe, all’improvviso, diventa una virago? Vengono in mente quegli esperimenti di “differenza sessuale” in Nord Europa in cui i bambini si riferiscono agli altri compagni con il genere neutro, o i ministri francesi che vanno alla scuola materna (è successo lo scorso gennaio) per insegnare che “anche i bambini possono giocare con le bambole”. Cosa succede se il pupazzo preferito decide di cambiare sesso?».