Rifarsi una famiglia dopo un divorzio è un diritto
28 Marzo 2012 - di Mari
ROMA – Rifarsi una famiglia dopo che si è divorziato è un diritto: a dirlo è la Corte di Cassazione. Il divorzio, ha ricordato la Suprema Corte, non può essere considerato come limite alla formazione di una nuova famiglia. E quindi ciascuno può divorziare e rifarsi una famiglia quante volte vuole.
C’è un però: ogni matrimonio e ogni divorzio, sottolinea Annamaria Bernardini de Pace sul Giornale, sono fonte di continua assunzione di doveri e acquisizione di diritti, soprattutto economici. Il Codice civile impone ad entrambi i coniugi la reciproca solidarietà morale e materiale, e quindi anche i redditi vanno dividi.
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Per questo dopo il divorzio resta l’obbligo per l’ex coniuge più forte di assicurare all’ex un tenore di vita analogo a quello della convivenza.
Se, però, nel tempo si formano due o tre nuove famiglie i diritti e i doveri sono sempre gli stessi, ma la capacità di assolvere gli obblighi o la pretesa di vedersi soddisfatti i diritti, cambia inesorabilmente, “salvo che la complessiva situazione patrimoniale dell’obbligato sia di tale consistenza da rendere irrilevanti i nuovi oneri”, dice la Cassazione.
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Se prima la giurisprudenza non dava giustificazioni o attenuazioni a chi si rifaceva una famiglia, adesso la Cassazione ha parificato la dignità delle prime, seconde e terze famiglie, aprendo alla possibilità di rideterminare, in base alla discrezionalità del giudice, i diritti economici di tutte.