Camminare a passo svelto è il primo elisir di giovinezza

Camminare a passo svelto è il primo elisir di giovinezza

5 Maggio 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Camminare a passo svelto è il primo elisir di giovinezza. Questa abitudine può farti sentire fino a 16 anni più giovane quando raggiungi la mezza età. Lo evidenzia una ricerca pubblicata sulla rivista Communications Biology. I ricercatori dell’Università di Leicester hanno studiato i geni di 400.000 britannici, trovando un chiaro legame tra camminare più velocemente e un’età biologica ridotta.

I partecipanti  allo studio che erano soliti camminare velocemente avevano telomeri più lunghi. Parliamo dei “tappi” all’estremità dei cromosomi, che contengono sequenze ripetitive di DNA le quali proteggono il cromosoma stesso dai danni. Quando una cellula si divide, questi telomeri si accorciano fino a un punto in cui diventano così corti che la cellula non può più dividersi. Gli studiosi vedono nella lunghezza del telomero un indicatore dell’età biologica, indipendente da quando qualcuno è nato di fatto.

I ricercatori stimano che una vita a passo svelto potrebbe ridurre l’età biologica di un individuo nella fase della mezza età. Il professor Tom Yates, autore senior dello studio, ha affermato che già ricerche precedenti hanno dimostrato che il ritmo della camminata potrebbe essere una sorta di ‘predittore’ dello stato di salute. Camminare a passo svelto “porta effettivamente una salute migliore” ed è “probabile che porti a un’età biologica più giovane”, fa sapere lo studioso.

Come è stato svolto lo studio.

I ricercatori hanno studiato 405.981 britannici, di età media 57 anni. Circa la metà dei partecipanti aveva un ritmo di camminata medio. Uno su 15 ha riferito di camminare a passo lento, mentre quattro su 10 hanno dichiarato di camminare a passo svelto. I partecipanti hanno indossato dispositivi di rilevamento delle attività al polso 24 ore al giorno per una settimana. I risultati mostrano che i camminatori più veloci, indipendentemente da quanto si esercitassero, avevano telomeri più lunghi.

Il dottor Yates ha dichiarato: “Anche se in precedenza abbiamo dimostrato che il ritmo della camminata è un predittore molto forte dello stato di salute, non siamo stati in grado di confermare che l’adozione di un’andatura veloce provoca effettivamente una salute migliore”. Ma, “In questo studio abbiamo utilizzato le informazioni contenute nel profilo genetico delle persone per dimostrare che è probabile che un passo più veloce porti a un’età biologica più giovane, misurata dai telomeri”. Foto di Daniel Reche da Pixabay.

 

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