Belen e De Martino, tutto una farsa? La rete insorge
2 Maggio 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Volenti o nolenti i tag di Belén e De Martino “spaccano”, i due fanno notizia e con la loro storia d’amore galeotta sono evasi dalla prigione della bigiotteria gossippara. La foto che li immortala dolenti e malconci ma allacciati in tenero abbraccio all’uscita dell’ospedale campeggiava sul Corriere della Sera il giorno dopo l’incidente con la moto. E via con le fenomenologie improvvisate, i sociologismi che non spiegano, gli album del fotoromanzo. Belli e impuniti la bella e il ballerino calpestano il tappeto della celebrità con la noncuranza dei predestinati: perché anche se l’obiettivo è il nulla per avere successo devi meritare la stella giusta. Vale naturalmente anche calpestare i sentimenti della “povera” Emma Marrone, la vittima per definizione. Forse un po’ troppo vittima, la parte le sta come un guanto, sembra scritta apposta per lei. I compulsivi cinguettanti di Twitter la sentenza l’hanno già emessa senza attendere appelli di sorta: c’è una regia dietro e, tanto per cambiare, dall’ombra emergono i tatuaggi di Fabrizio Corona.
La scena del delitto l’hanno esaminata con cura, i segni della montatura sono troppo evidenti. Primo, le foto sono uscite da un’agenzia satellite di Corona. Secondo, De Martino è stato fotografato con una maglietta di un marchio riconducibile all’onnipresente Corona. La borsa con i teschi di Belén è griffata Scarcelli, socio di Corona: l’informatissima Selvaggia Lucarelli propone di archiviare la storia nel file “flirt con product placement”. Proseguendo nelle indagini: che dire del calzino rosa da Lolita con cui la procace argentina, occasionalmente anche attrice (fonte Wikipedia) si è presentata nell’apparizione fulminea ad Amici? Le escoriazioni non dovevano arrivare fino al ginocchio come da fotografia dell’uscita dal Pronto Soccorso debitamente messa agli atti?
Ricapitolando: incidente simulato per avvalorare una storia d’amore studiata a tavolino. Stando così le cose la faccenda si ingrossa, al grande complotto serve un “grande vecchio”, meno appariscente e più smaliziato del sia pur machiavellico Corona. Un vero regista dietro le quinte, uno abituato a fornire storie, inventare mondi, partorire amori. E se fosse una “grande vecchia”? Un nome, al limite dell’impronunciabile, circola già, sommessamente, senza esibizioni da social network, con la deferenza che meritano gli innominabili: Maria De Filippi. Non è un segreto che lo share di Amici è un po’ che vivacchia: la presenza di Belén al programma, fino all’ultima comparsata in calzino rosa e bocca cucita, lo ha rivitalizzato come d’incanto.
“Uomini e donne”, “Amici” sono i frammenti più visibili di una realtà parallela, di un mondo a parte dove Maria la Sanguinaria (copyright Dagospia) è l’”Organizzazione in persona” (Aldo Grasso). Apre le porte del niente con la garanzia della fama: per dire, un Antonino Spadaccino è omaggiato con il titolo di “big” di Amici, lo stesso detenuto da Emma Marrone, semi-tronisti con l’ugola ambiziosa: chi non segue Canale 5 non saprà mai chi sia fino a quando i marziani del pianeta De Filippi non sbarcheranno sullo scoglio terrestre di Sanremo. Fiori, lacrime, voti elettronici e brevetti amorosi.