Brittany Murphy avvelenata dal governo americano? Il padre ne è convinto
19 Novembre 2013 - di Matthew Di Loreto
LOS ANGELES (STATI UNITI) – Brittany Murphy e suo marito Simon Monjack sono stati avvelenati da agenti segreti del governo americano. Ad esserne convinto è il padre della defunta attrice americana, Angelo Bertolotti, il quale afferma che prima di morire sua figlia era tenuta sotto sorveglianza dal governo americano.
Il Daily Mail riporta le parole del padre di Brittany, il quale si dice sicuro che l’amicizia di sua figlia con Julia Davis, sia la ragione della sua prematura scomparsa. Nei mesi precedenti la sua morte, Brittany aveva preso le difese della donna, una informatrice che aveva messo in risalto i difetti del sistema di sicurezza americano per combattere il terrorismo.
Nel 2009, il medico legale che aveva condotto l’autopsia sul corpo di Brittany disse che l’attrice era deceduta per cause naturali. Invece, due settimane fa, un nuovo test richiesto dai genitori dell’attrice ha trovato veleno per ratti nel corpo, smentendo di fatto la versione ufficiale.
“Mia figlia e suo marito erano sotto osservazione, e anche gli elicotteri li seguivano. I loro telefoni erano intercettati e Brittany aveva paura di tornare a casa – ha detto Angelo Bertolotti in un’intervista al Fleur De Lis Film Studios – Quando ha difeso pubblicamente Julia Davis è stata anche chiamata a testimoniare davanti al Dipartimento di Sicurezza.”