Chiara Biasi e Simone Zaza: è amore? Merito di Alvaro Morata
27 Aprile 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
Chiara Biasi e Simone Zaza: è amore? Secondo quanto rivelato dal giornalista di Chi e Tiki Taka Gabriele Parpiglia, la fashion blogger e il calciatore della Juventus si sarebbero visti per una cena a lume di candela. A farli conoscere sarebbe stato un collega di Zaza, Alvaro Morata, fidanzato con un’amica di Chiara, Alice Campello.
Chiara Biasi è nata a Pordenone nel 1990. In questi ultimi anni si è affermata in Italia come fashion blogger, così come la sua collega Chiara Ferragni. Più volte è stata accusata di essere anoressica dagli utenti della rete. Chiara ha infatti perso molti chili e rappresenta un tipo di bellezza non raggiungibile da molte ragazze della sua età se non più giovani. Spesso le accuse sono state molto pesanti e lei ha voluto dire la sua con un messaggio su Facebook:
“Basta fare i dottori. Iniziate a fare gli psicologi e a smetterla di lasciare commenti senza un minimo di tatto o addirittura con insulti. Questo inverno ho preso 5-6 kg per un problema ormonale e la vostra reazione era “Sei ingrassata”. E posso fare altri mille esempi. Curatevi, perché quelli con problemi siete voi. Buona giornata”.
Il tema dell’anoressia e bulimia è molto delicato. Secondo un ultimo studio la causa potrebbe essere un cattivo rapporto con il proprio papà. E’ quanto hanno scoperto i ricercatori della Charles Sturt University, in Australia. Studiando un campione di donne a cui erano stati diagnosticati disturbi alimentari i ricercatori hanno scoperto che su questi influiva la percezione del proprio padre. Secondo la ricerca, il 42% delle pazienti fra 37 e 55 anni aveva un padre iperprotettivo,mentre il 36% aveva un padre ‘distante’. Solo una su cinque aveva padri che descriveva come genitori amorevoli.
Dallo studio è poi emerso un legame fra il senso di rifiuto dal padre e le donne che combattono per essere magre e soffrono di bulimia (il bisogno incontrollabile di ingerire cibo, seguito da sensi di colpa e vomito autoprovocato). Parlano invece di un padre intrusivo e troppo protettivo le pazienti di anoressia, che si manifesta con il rifiuto assoluto del cibo e porta a gravi squilibri da denutrizione.