Fabrizio Corona, braccato, si è arreso. Su Facebook i primi “perché?”
23 Gennaio 2013 - di Claudia Montanari
LISBONA – E dire che ce l’aveva quasi fatta. E invece la fuga di Fabrizio Corona è terminata di fronte all’Oceano Atlantico, a Lisbona: da lì il fotografo sembra avesse intenzione di raggiungere il Brasile, invece si è costituito, come lui stesso annunciato in un video.
Insomma, la latitanza è durata solo pochi giorni, quanto basta però per vedersi sfumare i benefici che gli erano stati riconsciuti, ovvero il periodo di affidamento in prova al servizio sociale che, ora, torna ad essere detenzione e la arriva a circa 7 anni di carcere.
Sull’episodio la Polizia di Stato ha precisato che Corona, vistosi braccato, ha anticipato l’arresto consegnandosi alla polizia portoghese. Investigatori della Squadra Mobile, infatti, erano in Portogallo da alcuni giorni, e stavano già sulle sue tracce. “Più che costituito si è arreso”, è il commento dei vertici milanesi della Questura.
Così, se è terminata la psicosi sugli “avvistamenti del fotografo”, nasce quella sui “motivi della latitanza” e su Facebook ci sono già le prime opinioni, tra chi si chiede a quando vedremo “i video e le foto sulla sua latitanza con cui continuerà a fare soldi”, a chi è convinto che abbia agito semplicemente per “paura” o perché è “andato nel pallone”…