Gigi D’Alessio: accusato di rapina rischia carcere
3 Maggio 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Rischia di essere accusato di rapina il cantante Gigi D’Alessio in relazione all’aggressione a due fotografi avvenuta l’11 gennaio del 2007 fuori la sua villa all’Olgiata a Roma. La I sezione di corte d’Appello ha, con una ordinanza, aggiornato il processo di secondo grado al prossimo 12 dicembre proponendo una diversa qualifica giuridica al capo di imputazione e ipotizzando il reato di rapina.
In primo grado il cantante partenopeo era stato condannato, assieme al suo collaboratore Roberto De Maria, a 9 mesi di reclusione, per il reato di lesioni aggravate ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. La decisione della corte d’assise d’appello sembra richiamare le motivazioni del processo di primo grado nelle quale si afferma che l’aggressione ai paparazzi aveva “uno scopo non solo preciso, ma anche preordinato (quello di sottrarre le macchine fotografiche e il relativo contenuto) e che necessitava dell’intervento di più persone” per porre fine “alle continue intromissioni nella vita privata del cantante”.
Spetterà ora al pg Pietro Catalani, che nel corso dell’ udienza aveva chiesto una pena a quattro mesi di reclusione, stabilire se ci sono gli elementi per contestare all’artista e al suo collaboratore il reato di rapina. Dal canto suo l’avvocato Gennaro Malinconico, difensore del cantante, si è detto “sorpreso” della decisione del corte. “Leggeremo con attenzione l’ordinanza – ha affermato – ma è una decisione che non ci aspettavamo alla luce anche della remissione della querela da parte di entrambi i fotografi coinvolti nella vicenda”.