Luciana Littizzetto alle suore di clausura: “Non guardatemi in tv”
30 Marzo 2015 - di luiss_edalto
ROMA – Luciana Littizzetto torna a punzecchiare le suore di clausura di un convento di Napoli e le invita a non seguirla in tv “perché parlo solo di Walter e Iolanda”. Domenica scosa la conduttrice aveva ironizzato sull’assalto gioioso di alcune monache al papa in visita a Napoli.
Si trattava delle Clarisse di Napoli e, visto l’entusiasmo, la Littizzetto si chiese in tv se tutta quella gioia fosse dovuta al fatto che non avevano mai visto un Papa o al fatto che non avevano mai visto un uomo. Ma le suore di clausura, che guardano la tv e hanno Facebook, hanno risposto a tono proprio dalla loro pagina social, invitando la Littizzetto a rivedere i suoi pregiudizi sulle monache di clausura. Domenica sera la conduttrice è tornata sulla querelle:
“Questa settimana mi hanno fatto il culo tutti. Pensavo che almeno con le suore di clausura sarei stata al sicuro, invece… Hanno fatto quel commento su Facebook. Su Facebook? Le suore di clausura? Ma Facebook non ce l’ho neanche io! Cos’è, la nuova clausura 2.0? Tra poco si faranno anche il piercing, il tatuaggio o leggeranno la Bibbia sull’iPad”.
E poi ancora: “Ma le suore di clausura guardano la televisione? Poi me, su Rai3? Ma la Bianchetti dovrebbero guardare. Non mi guardate, io sono pericolosissima, sono una pecora nera, parlo solo di Walter e di Iolanda. Hanno pensato che io pensassi di loro che fossero represse, ma io non l’ho mai pensato. Anche perché represso è una parola brutta. Represso è Fabio, che non è ancora riuscito a dire alla moglie non gli piace il fegato panato”.
“Mi faceva ridere che siano saltate tutte addosso al Papa come piccioni su una pagnotta di pane. Le cose toste le ha dette il cardinale, se non ci fosse stato lui non avrei mai detto nulla. Volevo chiedere scusa se vi siete sentite offese, per far ridere bisogna prendere in giro. Ma la prossima volta, vi prego, se avete qualcosa da dirmi, scrivete sul Twitter di Fabio”.