Mario Balotelli e Raffaella Fico: soldi, bambina, test Dna… tutta la verità
9 Dicembre 2013 - di Claudia Montanari
MILANO – La querelle tra Mario Balotelli e Raffaella Fico è stata trascinata in Tribunale dove la scorsa settimana ha avuto luogo la prima udienza a Brescia. Nel frattempo però le frecciatine al vetriolo tra i due per mezzo stampa proseguono. Così Raffaella Fico risponde all’intervista velenosa che Mario Balotelli ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport: su Affari Italiani si legge come la showgirl abbia giurato di non aver mai chiesto soldi a Mario Balotelli ma solo il test del Dna. Raffaella Fico ha dichiarato a Domenica Live:
“Voleva accordarsi prima sulle cifre e poi forse dopo riconosceva nostra figlia? Ma io sinceramente pane e cipolle a vita, io volevo che lui facesse il papà, non che lui desse dei soldi, ma lui il padre non lo vuole fare. Siamo arrivati a fare questa causa perché, ribadisco, l’ho improntata io per far valere i diritti di nostra figlia. Per tre volte di seguito Mario non si è presentato a fare il test del Dna”
Poi Raffaella ha aggiunto:
“Perché non lo fa e aspetta che il giudice lo costringa a farlo? Ho le prove di quello che dico, c’è una causa in mezzo, non posso mentire. È inutile che continui a farlo lui, che figuraccia fa? Lui si deve prendere le responsabilità delle bugie che ha raccontato, i miei avvocati ne prenderanno atto”.
La Fico sottolinea:
“Io se voglio che dia il cognome a mia figlia, è perché voglio un padre per mia figlia. Poi se lui deve passare qualcosa alla bambina, ma di che parliamo? Degli alimenti, dei pannolini, del pediatra, della retta della scuola, dello sport? E queste sono richieste ad un emiro? Non credo, anche perché se non lavoro io, mia figlia non mangia. E lui di questo non si è mai preoccupato. Se fosse vero che io non gli ho mai voluto far vedere Pia, improntava lui la causa contro di me, e non il contrario”
Infine Raffaella ha detto:
“Io con lui volevo una famiglia, ci dovevamo sposare. Sarei stata così viscida e malata, da fare una figlia per negarle poi l’amore di un padre? Lui potrebbe mai essere d’esempio a nostra figlia con quei comportamenti irascibili? Nel rompere una macchina o nell’andare a escort? Per l’amore del cielo, io sono sicura che potrà essere un buon padre, altrimenti mai avrei fatto partire una causa per far sì che lui riconoscesse la figlia. Ha detto “se questa bambina è mia, mi prenderò le mie responsabilità, ebbene quanto tempo ci mette per fare il test del Dna?”.