Stefano Bettarini contro Andrea Damante: “Voleva farmi fuori”
2 Novembre 2016 - di luiss_edalto
ROMA – Stefano Bettarini ha qualche “sassolino” da togliersi nei riguardi di Andrea Damante. I due, durante l’ultima puntata del GF Vip, sono andati al televoto e alla fine il pubblico ha fatto uscire Damante. L’ex tronista aveva nominato di persona “l’amico” Stefano per la sfida ma gli è andata male. E ora Bettarini ragiona: “Mi voleva buttare fuori. Non ci sono altri motivi. Prima di andare là, mi diceva: “Mister, fino alla fine”. Mi sto arrovellando, sto cercando di dare un senso logico alla cosa”.
Ma ora ad avercela con l’ex calciatore è soprattutto Antonella Mosetti, la quale non ha preso benissimo le confidenze fatte dalla ex fiamma a Clemente Russo. Ora che è uscita dalla casa ha saputo tutto e ha raccontato:
“So che ha fatto il mio nome. D’istinto lo avrei querelato. Per un motivo: mio padre, che ha una certa età, quando ha sentito quello che stupidamente Stefano ha detto, è stato molto male. Molto. Ha rischiato l’ictus. Poi tutto è andato bene. Con Stefano ne parleremo da soli, faccia a faccia!”.
Sì, proprio quelle confidenze fatte dall’ex calciatore a Clemente Russo e che riguardavano tutte le sue storie extraconiugali. La Mosetti dice intervistata da Gossipblog:
Io non ho avuto un flirt, ma una storia di 7-8 mesi con Stefano. Non ero una delle sue amanti notturne, anche perché non lo sono mai stata di nessuno. Ho sempre avuto poche storie e lunghe. Lui sa benissimo chi sono. Nella Casa si creano certe sinergie e dici cose che pensi che non vengano ascoltate. Lui si era tolto il microfono, voleva fare il figo, come fanno gli uomini dopo il calcetto. Stefano è un mio grande amico, ho una grande stima per lui. Quando sono uscita dal Gf ho ascoltato le sue parole, prima non ne sapevo nulla… Fu lui a presentarmi Aldo Montano dicendogli ‘di Antonella ti puoi veramente innamorare perché è una delle poche sane e con valori’… Mi chiederà scusa, lo so, lo conosco troppo bene. Passare alle vie legali per me non ha nessun senso, per carità, non lo farei mai dopo averci convissuto per sei settimane nella Casa. Stefano lì è stato un punto di riferimento per me e per mia figlia.