Il figlio di Walter Chiari rivela: “Lucia Bosè mi chiese dei soldi per parlare di mio padre”
4 Gennaio 2012 - di Claudia Montanari
Quando si parla di figli di uomini d’arte la faccenda è sempre un po’ complicata. Si ha spesso paura di avere di fronte persone fragili con l’io dilaniato dall’ego della figura di un padre predominante, a volte sbagliata, spesso assente ma presente su tutti i giornali (e le chiacchiere della gente).
E invece, a sorpresa, non è sempre così. È quello che accade leggendo l’intervista a Simone Annicchiarico, figlio di Walter Chiari, apparsa sul settimanale Diva e Donna.
Una semplicità travolgente quella di Simone, che con molta chiarezza (e framchezza) racconta del padre scomparso ormai 20 anni fa. Non ha rimorsi con lui tanto meno rimpianti, emerge dal suo racconto solo tanta gratitudine per un padre che è riuscito comunque ad essere padre prima che uomo d’arte: “Giocavamo a tutto, dal calcio agli schiaffi in faccia”, “aveva il germe della paternità, avesse avuto accanto un amico o una donna capaci di proteggerlo da certa gente e da certi sperperi sarebbe stato un patriarca con cinque sei figli. Ma -continua Simone- sapeva anche essere autoritario quando serviva. Riusciva a far ridere chiunque, anche se eri uno psicokiller, ma era cazzutissimo, più di Monti, quando serviva: sapeva diventare serio di colpo, e questo bastava”.
Un rapporto bellissimo insomma, quello di Simone con il padre, schietto. Il contrario di quello che invece ha con la madre, Alida Chelli: “Mia madre è a sua modo fantastica”, dice, ma non manca di dichiarare sottilmente: “Mia madre mi massacrava di botte come tutte le persone nevrotiche, al contrario di mio padre che invece era molto misurato”, ” Da piccolo fino a tre anni ero biondissimo: era una fissazione di mia madre! aggiungeva ossigeno alla tinta naturale, penso che desiderasse una bambina, maledizione, a tre anni ero una delle bambine più belle d’Italia!! Anche se ciò non ha intralciato nella mia identità sessuale, mi sono sentito subito pronto a saltare addosso alle donne”.
E, a proposito di donne, Simone dice: “Mio padre era omertoso sulle sue relazioni, riservato all’eccesso”.
Ma, tra gli amori di Walter, ci sono stati sicuramente oltre alla moglie Alida Chelli anche Ornella Vanoni, Maria Gabriella di Savoia, Mina, Elsa Martinelli, Ava Gardner e Lucia Bosè. E proprio di quest’ultima, Simone rivela: “La Bosè è stata la donna della sua vita, lo capisco. Bellezza rara, faceva impazzire anche me” e poi la delusione: “Quando ho fatto il documentario su mio padre per Sky sono andato a trovare tutti con il mio Maggiolino. I Vanzina, Raimondo e Sandra, Baudo, Fiorello, tutti disponibili. La Bosè invece mi ha chiesto i soldi! Capito? Per parlarne con me, il figlio, ti rendi conto? Tu non puoi sapere quanto mio padre l’ha amata! Ci sono rimasto così male, l’ho cancellata.”
Poi, a proposito di Baudo, dice: “Baudo mi piace! è una persona dura, cazzuta, vive del suo lavoro. Ogni estate prendo la mia moto Buell e vado quattro giorni da lui in Sardegna, Baudo ha un debole con me, con me si diverte”
E poi, non perde occasione di scherzare su Belen, con la quale condurrà la prossima edizione di Italia’s Got Talent: “L’accoppiamento con Belen? Spero che arrivi al più presto! Ovviamente scherzo, ma lei è simpaticissima oltre che brava e puntuale, una vera professionista. E dire che avevo conosciuto la sorella e l’avevo trovata di un’antipatia micidiale. E invece con Belen mi diverto, mi piace guardarla da contemplativo, non da arrapato, non ho pulsioni erotiche con lei”.
Infine, conclude svelando anche la sua vena romantica: “Io sono un sessantenne truccato da quarantenne. Ma vuoi sapere una cosa? se devo dire un nome prima di morire dico Mozart. Prima di mio padre, dei Led Zeppelin, di Michelangelo, dico Mozart. E poi muoio felice”.