Cos’è Diwali, la festa più importante e antica dell’India FOTO
7 Novembre 2018 - di Claudia Montanari
In questi giorni in India si celebra il Diwali, o Dipawali, ovvero la festa più grande e più importante dell’anno in India. Il festival prende il nome dalla fila (avali) di lampade di argilla (deepa) che gli indiani mettono fuori dalle loro case per simboleggiare la luce interiore che protegge dall’oscurità spirituale. Non a caso è anche chiamata “festa delle luci”. Questa festa è importante per gli indù come il Natale per i cristiani.
Nel corso dei secoli, Diwali è diventata una ricorrenza nazionale per gli indiani non solo indù ma anche giainisti, buddisti e sikh.
Gli indù interpretano la storia di Diwali secondo le loro tradizioni locali:
Nell’India settentrionale celebrano la storia del ritorno di Re Rama ad Ayodhya dopo aver sconfitto Ravana accendendo file di lampade di argilla.
L’India del Sud lo celebra come il giorno in cui il Signore Krishna sconfisse il demone Narakasura.
Nell’India occidentale il festival segna il giorno in cui il Signore Vishnu, il Conservatore (una delle principali divinità della trinità indù) inviò il demone Re Bali a governare gli inferi.
In tutte le interpretazioni, un filo comune: la festa segna la vittoria del bene sul male.
La festa dura 5 giorni:
Il primo giorno di Diwali, la gente considera di buon auspicio pulire la casa e acquistare utensili in oro o in cucina.
Il secondo giorno, le persone decorano le loro case con lampade di argilla e creano motivi di design chiamati rangoli sul pavimento usando polveri colorate o sabbia.
Il terzo giorno è il giorno principale : le famiglie si radunano per Lakshmi puja, una preghiera alla Dea Lakshmi seguita da feste di cibo e fuochi d’artificio.
Il quarto giorno è il primo giorno del nuovo anno quando amici e parenti visitano con regali e auguri per la stagione.
L’ultimo giorno di Diwali, i fratelli visitano le loro sorelle sposate che le accolgono con amore e un pasto abbondante.