Friluftsliv, la vita all’aria aperta scandinava è la nuova tendenza
14 Maggio 2021 - di Silvia_Di_Pasquale
Dopo la Hygge danese e il Lagom svedese è tempo di far entrare nel nostro vocabolario la parola Friluftsliv.
Il termine nordico descrive la sensazione dello stare a contatto con la natura, del vivere all’aria aperta.
La parola è molto popolare in tutta la Scandinavia, dove uscire, apprezzare la vita nel verde ed essere circondati dalla natura è qualcosa che si fa durante tutto l’anno, indipendentemente dal tempo.
Niels Eék, uno psicologo svedese, ha detto:
“In un momento in cui è così facile isolarsi dal mondo, abbracciare la Friluftsliv può aiutarci a rimanere in contatto con il mondo esterno”.
Stare all’aperto nella natura aiuta a ridurre i livelli di ansia, stress e depressione.
Con la pandemia da Covid-19 lo abbiamo capito molto bene, considerando che abbiamo cercato il più possibile uno sbocco al di fuori delle mura domestiche.
Eék ha spiegato che l’attitudine a trascorrere tempo all’aperto viene trasmessa fin dall’infanzia ai più piccoli.
L’invito è quello di non scoraggiarsi per il freddo o la pioggia e di continuare a vivere a contatto con la natura anche in condizioni apparentemente scoraggianti.
La natura è un antistress per gli umani.
Camminare nei boschi riduce i livelli di ansia e stress, sia quelli derivanti dal momento (ansia di stato) che quelli percepiti abitualmente.
Per quanto riguarda l’ansia abituale, il beneficio è maggiore in chi è predisposto ad avere reazioni abituali di minaccia e paura a stimoli esterni.
A queste conclusioni è arrivato uno studio pilota sugli effetti del ‘bagno’ nella foresta e che ha riguardato 58 soggetti che si sono sottoposti a un questionario e alla rilevazione di alcuni parametri (pressione arteriosa e frequenza cardiaca).
Anche gli scienziati hanno affermato di aver scoperto che trascorrere tra i 20 ei 30 minuti in mezzo alla natura potrebbe ridurre i livelli dell’ormone dello stress, il cortisolo, di circa il 10%.