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L’Italia punta sul turismo delle radici per far tornare a casa gli expat

L’Italia è il paese dei borghi e prima che sia troppo tardi bisogna valorizzarli per non lasciare che muoiano insieme ai loro ultimi, eroici, abitanti. Il turismo delle radici punta a un’offerta turistica strutturata attraverso strategie di comunicazione, che coniughino alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti. Parliamo di un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone.

Con 14 nuovi arrivati, selezionati seguendo ben 72 parametri, salgono a 348 i Borghi più belli d’Italia e puntano tutti  dritti all’Anno del turismo delle radici, proclamato dal ministero degli Affari esteri per il 2024. Obiettivo: attrarre gli expat italiani all’estero o coloro che hanno semplicemente origini italiane. La tradizionale Guida sarà affiancata dalla prima edizione in inglese “The Most Beautiful Borghi of Italy“, presentata alla Sala dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati a Roma assieme al volume “L’Italia (ri)nasce dai borghi“.

I borghi sono la tradizione più profonda dell’Italia.

“I borghi sono la dimensione più profonda e autentica dell’Italia e la loro bellezza non va intesa solo in senso estetico e artistico ma è una bellezza etica, dello spirito, dei valori e dell’uomo, riguarda il paesaggio sulla cui tutela io sono così determinato”, ha detto il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi in collegamento da Sutri.

“C’è tanta attesa per queste guide e per vivere i nostri bellissimi borghi, anche e soprattutto da parte degli stranieri” ha spiegato Osvaldo Bevilacqua, ambasciatore dei Borghi più belli d’Italia nel mondo, che annuncia anche l’intenzione di creare un museo digitale che riunisca le meraviglie di questa Italia nascosta e inviti a visitarle di persona.

“Incontreremo alcuni ministri sul turismo di ritorno – ha aggiunto Bevilacqua – e stiamo raccogliendo una cinquantina di personaggi nel mondo che raccontino storie, esperienze e fiabe anche. Ne abbiamo bisogno più che mai”.

“C’è un riconoscimento generale del valore dei borghi italiani – ha spiegato il presidente dell’associazione Fiorello Primi – ma ancora c’è molto da fare ma noi continuiamo a lavorare. Anche quest’anno possiamo annoverare 14 nuovi borghi da 12 regioni”.

I nuovi 14 borghi.

Questi sono: Castagnole delle Lanze e Guarene in Piemonte, Golferenzo in Lombardia, Ossana e Borgo Valsugana in Trentino, Malcesine in Veneto, Celle Ligure in Liguria, Borgo di San Donato in Poggio in Toscana, Bagno di Romagna in Emilia Romagna, Stroncone in Umbria, Ronciglione nel Lazio, Badolato in Calabria, Sammichele di Bari in Puglia e Tempio Pausania in Sardegna.

Silvia_Di_Pasquale

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