Una scena di Bridget Jones in modalità Goblin
Negli ultimi tempi, il termine “modalità Goblin” ha conquistato il titolo di parola dell’anno secondo Oxford, superando anche concetti più tecnologici come il metaverso. Ma cosa significa davvero questa espressione, e perché ha ottenuto un consenso così ampio?
La modalità Goblin si riferisce a un comportamento autoindulgente, pigro e sciatto, in contrasto con le norme e le aspettative sociali. È un rifiuto aperto di conformarsi agli standard estetici irraggiungibili promossi sui social media, che spesso enfatizzano l’immagine ideale di sé stessi.
Il termine è emerso su Twitter nel 2009 ma è diventato virale sui social media nel febbraio 2022. La sua ascesa rapida è stata sostenuta dall’hashtag #goblinmode su piattaforme come TikTok, dove gli utenti condividono momenti di “modalità Goblin”, abbracciando la loro versione meno curata e perfetta.
Casper Grathwohl, presidente di Oxford Languages, suggerisce che la “modalità Goblin” rifletta il sentimento diffuso di sentirsi sopraffatti, specialmente dopo le sfide della pandemia. In un’epoca in cui le pressioni estetiche online sono implacabili, questa tendenza rappresenta un atto di ribellione contro l’idea di essere sempre la “versione migliore di sé stessi”.
La “modalità Goblin” non è solo una manifestazione di pigrizia o trascuratezza. Rappresenta anche un atto di resistenza contro le aspettative sociali, specialmente per le donne, che spesso sono soggette a standard patriarcali di femminilità e bellezza.
Questa tendenza suggerisce che c’è bellezza nell’imperfezione e che non dobbiamo costantemente cercare di conformarci agli standard idealizzati. La società sta riconoscendo che è umano abbracciare spazi privati in cui non siamo sempre in ordine e pronti per un’istantanea su Instagram.
Il periodo di lockdown imposto dalla pandemia ha portato molte persone a riconsiderare il valore di ritirarsi, cancellare piani e prendersi del tempo per sé stesse. La “modalità Goblin” diventa così non solo un modo di sfuggire alle pressioni sociali ma anche una forma di cura di sé.
La “modalità Goblin” rappresenta una nuova confezione per un’antica idea: essere se stessi senza filtri e senza la pressione di conformarsi agli standard irraggiungibili. In un’era in cui la perfezione online sembra essere la norma, abbracciare momenti di “modalità Goblin” può essere un atto rivoluzionario di autoaccettazione e autenticità.
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