Natale, corsa al regalo sul web. Dona: “Primo Natale online della storia”
12 Dicembre 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Il primo Natale online della storia. Così definisce Massimilano Dona, segretario generale dell’Unc, queste nuove festività natalizie visto che, secondo il sondaggio “Il tuo Natale è online?” realizzato dall’Unione Nazionale Consumatori, “più di 5 milioni di italiani acquisteranno i regalo sul web”.
I prodotti più cercati sui canali del social shopping (Groupon, Groupalia, Poinx) sono soprattutto quelli hi-tech e gli italiani e i pagamenti preferiti dagli italiani sono soprattutto quello effettuati con carta prepagata. Perché internet spesso fa risparmiare e si può sempre cambiare idea.
Il 40% degli intervistati per il sondaggio ha infatti dichiarato di acquistare online prodotti hi tech, il 34% trattamenti estetici, cene e week end fuori porta; il 18% predilige abbigliamento e calzature e solo l’8% generi alimentari.
I canali preferiti sono i social shopping (43%), seguiti da portali come Amazon (27%), e-shop (19%) e aste online (11%), mentre il metodo di pagamento più utilizzato sono carte prepagate o PayPal (63%) e carta di credito (29%), mentre il 7% paga alla consegna in contrassegno e solo l’1% affettua un bonifico bancario.
”I risultati del sondaggio -commenta Dona- sono abbastanza positivi perché emerge un e-consumer piuttosto preparato sulle caratteristiche della Rete e consapevole dei suoi diritti di consumatore online. Il 37% degli intervistati alla domanda sulla possibilità di cambiare idea risponde correttamente ‘sì, ma entro dieci giorni lavorativi’, il 32% afferma che ‘dipende dal sito’, il 28% ‘solo se il prodotto è difettoso’ e il 3% ‘mai”’.
Secondo Dona: ”Fa ben sperare anche la risposta alla domanda sul risparmio: ben il 72% degli intervistati sa che il risparmio è possibile, ma bisogna cercare le offerte con attenzione (e sostiene che internet fa risparmiare ‘a volte’), mentre solo il 22% risponde ‘sempre’, mentre resta un 2% pessimista che dichiara ‘mai’. Il rischio che si corre spesso, infatti, è che, soprattutto acquistando sui siti di social shopping si compri qualcosa di cui non si ha realmente bisogno, più che altro attratti dallo sconto”.