Gli obesi? I più discriminati. “Battono” anche gay e neri

6 Marzo 2012 - di luiss_vcontursi

ROMA – Altro che i gay, che si lamentano tanto, i veri discriminati sono gli obesi: la parola è considerata ancora più offensiva di “frocio” o “negro”. Nella nuova epoca dell’apparire (e poco essere) essere grassi è “un’onta” peggiore di tutte le altre. Sembra quasi che avere dei chili di troppo sia un affronto alla pubblica decenza, peggio di essere ladri o, ancora di più, evasori fiscali.

E’ la nostra società, bellezza. Secondo lo studio di un gruppo di ricerca della Yale University gli obesi sono i più discriminati tra tutte le “minoranze”, battendo di gran lunga omosessuali e persone di colore.

Anche in Italia il fenomeno non è da meno. Angela Ferracci, presidente del Comitato italiano per i diritti delle persone affette da obesità e disturbi alimentari  (Cido) conferma che l’obesità anche in Italia ha superato ogni altro fattore di discriminazione: “C’è discriminazione per gli obesi in ambito sanitario perchè non ci sono i macchinari per fare gli esami e c’è discriminazione sul lavoro perchè, se non si può licenziare, inizia il demansionamento e il mobbing. Gli obesi non sono ‘gradevoli’ e sono ritenuti sciatti e inaffidabili perchè non risolvono i loro probemi di peso. Non si è capito che l’obesità è una malattia”.

Lady V

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